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TEANO / PRESENZANO / SPARANISE – Caso Roncone, l’accusa contro il prete: induzione alla prostituzione minorile. Rischia fino a 12 anni di carcere

Teano / Presenzano / Sparanise – Il prete Don Gianfranco Roncone è accusato, per ora, di aver violato l’articolo 600 bis del codice penale che contrasta la prostituzione minorile. Un reato che prevede una condanna che partendo da sei anni di carcere potrebbe arrivare fino ad un massimo di 12 anni di reclusione. Chiaramente prima di arrivare a ciò serviranno i processi nei tre gradi di giudizi. Fino all’ultimo grado di giudizio il parroco come ogni altro cittadino è un presunto innocente. “… chiunque recluta o induce alla prostituzione una persona di età inferiore agli anni diciotto; favorisce, sfrutta, gestisce, organizza o controlla la prostituzione di una persona di età inferiore agli anni diciotto, ovvero altrimenti ne trae profitto. Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque compie atti sessuali con un minore di età compresa tra i quattordici e i diciotto anni, in cambio di un corrispettivo in denaro oppure altra utilità, anche solo promessi, è punito con la reclusione da uno a sei anni e con la multa da euro 1.500 a euro 6.000…”. Questo il concetto dell’accusa contro Don Gianfranco Roncone. Con lui è indagato anche un giovane di Vairano Patenora, accusato dello stesso reato. Sul caso indaga al Procura distrettuale di Napoli. Il Pubblico Ministero è una donna. La speranza di tutti è che la giustizia possa fare il proprio corso in modo veloce e soprattutto fare chiarezza su una vicenda che appare molto squallida.

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