Ultim'ora

Roccamonfina / Rocca D’Evandro / Tora e Piccilli / Conca della Campania – Comunità Montana, ecco le ragioni dei  quattro “ribelli”: vogliamo un vero cambiamento

Roccamonfina / Rocca D’Evandro / Tora e Piccilli / Conca della Campania – Emilia Delli Colli (sindaco di Rocca D’Evandro), David Simone (sindaco di Conca Della Campania), Luciano Fatigati (sindaco di Tora e Piccilli) e Franco Camuso (consigliere delegato del comune di Roccamonfina), hanno sottoscritto un documento con il spiegano le ragioni per le quali hanno deciso di revocare la fiducia nell’attuale president dell’ente Montano Monte Santa Croce, Mariano Fuoco.
“È doveroso rispondere alle enunciazioni che i sindaci di San Pietro Infine e Mignano Monte Lungo hanno rivolto alle nostre persone nel corso di due interviste rilasciate alla testata Paesenews.  In primis, è bene ricordare ai cittadini che gli scriventi sono stati gli unici a partecipare all’ultima seduta del Consiglio Generale della Comunità Montana. Pertanto, la mancata approvazione del bilancio non è certo imputabile ai sottoscritti. Per quanto riguarda le accuse inerenti alla costituzione dell’Istituto Comprensivo Alto Casertano, Fuoco ha sostenuto che si sarebbero svolte delle fantomatiche riunioni segrete. Se fosse veritiero quanto declamato da Fuoco, a queste riunioni avrebbe partecipato anche un componente dell’attuale Giunta dell’ente montano visto che il Comune che rappresenta tale Sindaco fa parte a pieno titolo dell’Istituto Comprensivo. Quindi, l’attuale Vice-Presidente della Comunità Montana lo avrebbe tenuto all’oscuro in merito alla costituzione dell’l.C. Alto Casertano. Meno autoreferenzialità ed una politica che rientri nell’alveo della correttezza istituzionale sono più che mai necessarie. Fuoco è stato eletto al vertice dell’ente montano con il sostegno di 7 Comuni ed una astensione. Dopo circa 18 mesi egli ha perso l’appoggio di metà del consesso dell’ente montano. Dovrebbe riflettere sulla perdita di consenso che è soltanto imputabile alla scadente azione politica messa in campo. Strumentalizzare, poi, la vicenda politica e paventare il mancato pagamento degli stipendi è una caduta di stile che denota un basso senso istituzionale nei confronti dei sindaci che richiedono un cambio di passo nell’azione amministrativa  dell’ente  montano. Noi abbiamo proposto di discutere il bilancio, con in subordine una eventuale richiesta di rinvio di massimo sette giorni, e siamo stati gli unici a partecipare alla seduta del Consiglio Generale. I Sindaci che, invece, hanno rilasciato interviste a Paesenews hanno abbandonato l’aula. Un atteggiamento irresponsabile. Un’azione che danneggia la posizione dei lavoratori. Lavoratori che noi abbiamo sempre difeso ed infatti in sede di rendiconto chiedemmo spiegazioni circa il mancato versamento dei contributi agli stessi. È opportuno, poi, fare riferimento alla comunicazione dei sindacati (FAI CISL, FLAI CGIL, UILA), con la quale viene evidenziato che l’eventuale ritardo nei pagamenti delle spettanze dovute ai lavoratori dell’ente montano sarebbe del tutto ingiustificato ed inaccettabile. I sopracitati Sindaci, quindi, non cerchino di scaricare sugli altri le loro inefficienze. Si mettano a disposizione dell’ente montano senza avere la pretesa di poter essere gli unici a gestire la Comunità Montana. Noi vogliamo che vi sia un cambiamento radicale nella gestione amministrativa  dell’ente montano. Vogliamo una Comunità Montana che possa rappresentare l’intero territorio con un’unica voce che sia forte e credibile.  Vogliamo interlocuzioni continue tra i Comuni ed una piattaforma politica di ampio respiro che possa puntare decisamente sulle innumerevoli ricchezze turistiche del nostro territorio. Rivolgiamo agli altri Sindaci un appello ad un alto senso di responsabilità tecnico – politico”.

Guarda anche

Roccamonfina – Minacce al vicesindaco, poliziotto davanti al giudice

Roccamonfina – Si è svolta ieri l’udienza predibattimentale per la vicenda nata nel luglio del …