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Alife – Buoni pasto e cittadini “furbi”, indaga la Finanza

Alife – Qualcuno è beneficiario anche del reddito di cittadinanza, ma non ha esitato a chiedere ed ottenere i buoni pasto. Sarebbero già numerose le persone coinvolte in una inchiesta della Guardia di Finanza della tenenza del capoluogo matesino, diretta a smascherare coloro che avrebbero percepito, indebitamente, aiuti economici da parte dello Stato, durante la prima emergenza Coronavirus. L’azione degli uomini guidati dal luogotenente Spizzuoco si starebbe concentrando sui buoni spesa elargiti, nel periodo compreso fra febbraio e aprile di questo anno, dal municipio di Alife – guidato dal sidnaco Maria Luisa di Tommaso –  e spendibili presso alcune strutture commerciali della zona. L’indagine avrebbe permesso di accertare già diversi “furbi” ai quali le fiamme gialle hanno elevato una sanzione e imposto l’obbligo di restituire la somma al municipio. Il sistema per ottenere, senza averne diritto, buoni spesa era molto semplice: il richiedente compilava l’apposita domanda “dimenticando” di indicare qualche fonte di reddito percepita. In tal modo avrebbe indotto in errori le persone addette al controllo. La successiva verifica da parte della Finanza sta smascherando il trucco. Alcune delle persone incastrate dall’azione degli uomini guidati da Spizzuoco, sarebbero beneficiari del reddito di cittadinanza

 

 

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