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Piedimonte Matese – Buoni pasto per emergenza Coronavirus, la Finanza incastra i furbi. Alcuni beneficiano anche del reddito di cittadinanza

Piedimonte Matese – Sarebbero già una decina le persone coinvolte in una inchiesta della Guardia di Finanza della tenenza del capoluogo matesino, diretta a smascherare coloro che avrebbero percepito, indebitamente, aiuti economici da parte dello Stato, durante la prima emergenza Coronavirus. L’azione degli uomini guidati dal luogotenente Spizzuoco si starebbe concentrando sui buoni spesa elargiti, nel periodo compreso fra febbraio e aprile di questo anno, dal municipio di Piedimonte Matese – allora guidato dall’ex sindaco Luigi Di Lorenzo –  e spendibili presso alcune strutture commerciali della zona. L’indagine avrebbe permesso di accertare già qualche decina di “furbi” ai quali le fiamme gialle hanno elevato una sanzione e imposto l’obbligo di restituire la somma al municipio. Il sistema per ottenere, senza averne diritto, buoni spesa era molto semplice: il richiedente compilava l’apposita domanda “dimenticando” di indicare qualche fonte di reddito percepita. In tal modo avrebbe indotto in errori le persone addette al controllo. La successiva verifica da parte della Finanza sta smascherando il trucco. Alcune delle persone incastrate dall’azione degli uomini guidati da Spizzuoco, sarebbero beneficiari del reddito di cittadinanza

 

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