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foto di repertorio

ALIFE –  Spaccio di droga, il giudice ha deciso: destini diversi per i fratelli Caravella

Alife –  I giudici del Tribunale della Libertà di Napoli hanno trattato l’ordinanza di misura cautelare emessa, alcune settimane fa, a carico di 15 persone, tutte dell’area del Matese. Per i fratelli Giuseppe e Salvatore Caravella, i giudici del riesame partenopeo, hanno deciso destini diversi. Il primo viene rimesso in libertà con unico obbligo quello di dimora nel municipio di residenza. Confermata, invece, la misura cautelare degli arresti domiciliari per Salvatore Caravella. I due germani sono difesi dall’avvocato Roberto Vitelli.
L’operazione venne condotta dal personale del Comando Carabinieri Antifalsificazione Monetaria di Roma e della Tenenza della Guardia di Finanza di Piedimonte Matese, con ordinanza di misura cautelare personale nei confronti di 9 soggetti, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, ritenuti responsabili, a vario titolo in concorso di spaccio di sostanze stupefacenti, estorsione e truffa aggravata.  Sono coinvolti nell’inchiesta 15 persone, tutti del Matese:  Valerio Cappello, Fabio D’Onofrio, Angelo Iaquinto, Giuseppe Caravella,  Salvatore Caravella, Giovanni Cappello, Silveria Luciani,  Federico Vetere, Giorgio Cernazzo, Giuseppe Cernazzo, Alessandro Moreno, Pietro Grande, Vittorio Cassella (senior), Maurizio Cassella. Questi ultimi tre indagati sono accusati di aver messo in commercio banconote false. Non sono quindi accusati di spaccio di droga.

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