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Vitulazio –  Scuola e coronavirus, il sindaco ha deciso: tutto chiuso fino a Natale

Vitulazio – Anche il sindaco Raffaele Russo chiude le scuole fino al prossimo Natale. Dopo il sindaco di Caiazzo e quello di Riardo, anche Vitulazio chiude le scuole. “Con ordinanza numero 45 – si legge in una nota – a causa dell’emergenza epidemiologica in atto ed in considerazione della permanenza del territorio regionale in “zona rossa” e delle richieste di alcuni rappresentanti di classe, unitamente ad alcuni genitori di alunni, ho ordinato la sospensione delle attività didattiche in presenza fino al 22 dicembre. Sono ovviamente fatte salve le attività didattiche in presenza per gli alunni diversamente abili, come da disposizioni governative”.  Nella gran parte dei comuni, ieri, i più piccoli sono tornati in classe riallineando anche la Campania, lentamente, al resto d’Italia. Qualche sindaco, invece, ha deciso, attraverso proprie ordinanze, di rinviare ancora la riapertura delle scuole. Ordinanze ritenute illegittime da diversi giuristi e da Sentenze dei Giudici, come il TAR della Calabria della scorsa settimana: intanto sono atti che, tuttavia, esistono e quindi, di fatto, restringono i diritti allo studio dei ragazzi. La questione “scuola” alla luce di quanto accade a pochi chilometri di distanza rappresenta sicuramente il peggior fallimento del governo, della regione e dei comuni, soprattutto se si considerano gli enormi fondi spesi dopo la prima ondata del contagio per assicurare un ritorno in classe sicuro. Soldi spesi inutilmente visto che le scuole sono state chiuse quasi subito dal governo centrale e ora, anche per decisione dei Sindaci, (solo alcuni) continuano a restare ferme e non si sa quando riapriranno in presenza. L’accanimento contro le scuole aperte è una “questione” solo italiana. In Europa, infatti, la scuola funziona regolarmente. Nel resto d’Europa l’istruzione è materia di competenza «esclusiva» del Governo centrale. Tranne in Austria, Belgio e Grecia che a causa degli ospedali al collasso, le scuole hanno chiuso per un massimo di 15 giorni, in nessun altro Paese la didattica è mai stata fermata. In Germania tutte le scuole di ogni ordine e grado restano aperte e in caso di positività si chiude solo una classe, oppure, se il contagio colpisce le varie classi, si chiude un singolo istituto. La stessa cosa avviene nel Regno Unito, Paesi Bassi, Danimarca, Portogallo, Spagna, dove solo nei casi più gravi e circoscritti c’è alternanza fra scuola a distanza e in presenza.

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