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Piedimonte Matese / Alife / San Potito Sannitico – Droga, estorsioni e minacce: partiti gli interrogatori. Indagati restano muti

Piedimonte Matese / Alife / San Potito Sannitico – Sono partiti gli interrogatori di garanzia in favore delle persone arrestate alcuni giorni fa da una indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere. Davanti al giudice si sono presentati già alcuni degli indagati, e tutti hanno preferito avvalersi della facoltà di non rispondere. Probabilmente, nei prossimi giorni, i difensori – fra cui gli avvocati Roberto Vitelli, Claudio Romagnoli e Luca Di Caprio –   presenteranno ricorso al tribunale della libertà di Napoli per tentare di ottenere misure meno afflittive a carico dei propri assistiti.
Sono 15 le persone – tutte della zona del Matese – finite nella rete tesa dalla Guardia di Finanza di Piedimonte Matese in sinergia con personale del Comando Carabinieri Antifalsificazione Monetaria di Roma. Nove persone (fra le 15 indagate) sono state sottoposte a misura cautelare, alcuni in carcere, altri ai domiciliari, altri con obbligo di firma. Sono ritenuti responsabili, a vario titolo in concorso di spaccio di sostanze stupefacenti, estorsione e truffa aggravata.
Le complesse attività d’indagine svoltesi con attività tecniche e servizi di osservazione, controllo e pedinamento in sinergia dai due Reparti operanti, hanno consentito di accertare l’esistenza di una piazza di spaccio nella zona dell’Alto Casertano, avente ad oggetto diverse tipologie di sostanze stupefacenti (crack, eroina e cocaina).

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