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Teano – Coronavirus, presidio militare “sabotato” e “denunciato”: verso l’addio

Teano – Il presidio dell’esercito italiano che da alcuni giorni sta effettuando tamponi faringei per individuare positivi sul territorio dell’intero distretto sanitario di cui Teano è capofila, presto potrebbe andare via. E’ sotto “attacco”, su diversi fronti. Da un lato sembra esserci il “sabotaggio” di alcuni sindaci del territorio, dall’altro è sotto “attacco” giudiziario da parte dei “soliti anonimi”. Alcuni sindaci non vedrebbero di buon occhio l’iniziativa della fascia tricolore sidicina e per questo non “favorirebbero” i loro cittadini a recarsi presso l’area fiera della collina Sant’Antonio per la somministrazione dei tamponi. Un atteggiamento che rende piccolo il numero dei tamponi eseguiti ogni giorno che non superano le 100 unità, quando, invece, una struttura come quella teanese, dovrebbe eseguire circa 800 esami al ogni giorno. Se la situazione non cambierà, rapidamente, l’esercito potrebbe spostare altrove la struttura. Oltre al “sabotaggio” contro la postazione sidicina dell’esercito c’è anche “l’attacco” giudiziario. Infatti sarebbero già diversi gli esposti – rigidamente anonimi – giunti negli uffici della Procura di Santa Maria Capua Vetere. Esposti in cui verrebbero evidenziate una serie ipotizzate irregolarità. Insomma, ancora una volta la politica invece di convergere nel risolvere un problema si adopera per acuirlo, per creare ulteriori disagi ai cittadini. Deluso il sindaco Dino D’Andrea: “alcuni stanno lavorando contro i cittadini e contro il territorio. Quanto sta accadendo appare davvero increbile, fuori da ogni logica”.

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