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Sparanise – Tentata concussione, salta l’udienza a carico del sindaco e della segretaria comunale

Sparanise – E’ saltata l’udienza preliminare, fissata per ieri 21 ottobre 2020, nella quale il giudice Minio, del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, dovrà decidere sul rinvio a giudizio del sindaco Salvatore Martiello e dell’allora segretaria comunale Daniela Rocco. L’astensione degli avvocati penalisti ha spinto il giudice a rinviare tutto al prossimo gennaio.
La Procura chiede di processare la fascia tricolore di Sparanise e l’allora segretaria. Ricordiamo in fase di indagine il sindaco Martiello fu tratto in arresto e costretto ad un lungo periodo di “esilio” fuori dal territorio comunale.  Nei mesi scorsi la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, ha modificato l’accusa contro i due indagati: la tentata induzione indebita diventa tentata concussione. Martiello e Rocco sono accusati di aver violato gli articolo 56 e 317 del codice penale. “Il sindaco Martiello, in qualità di pubblico ufficiale e precisamente di sindaco protempore del comune di Sparanise in concorso morale e materiale con la Rocco, abusando delle loro qualità e dei loro poteri, compivano atti idonei e diretti in modo non equivoco a costringere Giaccio Gennaro a coinvolgere ed inserire in programma per le festività natalizie ditte e operatori e ad assegnare alle stesse per determinate somme, ditte che Martiello riportava su un foglio dattilo scritto unitamente alle somme da assegnare ad ognuna di esse e che consegnava nelle mani del presidente della proloco. In particolare, immediatamente dopo le regolari operazioni di valutazione da parte della commissione di gara, presieduta dalla Rocco, dei programmi offerti presentati dai tre partecipanti, che attribuiva al programma proposta dalla Proloco di Sparanise il punteggio più alto, Martiello convocava il Giacchio presso gli uffici comunali, alla presenza del segretario comunale, ove gli prospettava che doveva coinvolgere nel programma già valutato dalla commissione di gara, modificandolo, determinate ditte, giustificando tale richiesta che non poteva non far lavorare le ditte amiche dell’amministrazione. Non riuscendo nel loro intendo Martiello annullò l’assegnazione della gara alla Proloco di Giaccio”. Questa in sintesi l’accusa mossa dalla Procura  della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere contro Rocco e Martiello.

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