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Prestiti veloci, differenze tra chiederlo ad una finanziaria e ad una banca

I prestiti veloci sono sempre più gettonati dai consumatori del nostro Paese, come testimoniato dalle statistiche. A renderli popolari è proprio il fatto che le procedure siano ridotte e non siano necessarie le attese spesso estenuanti comportate da altre forme di finanziamento.
Quando si entra nell’ottica di chiederne uno, la prima scelta che occorre fare è quella tra banca e finanziaria. Chiederne l’erogazione all’una o all’altra può in effetti non essere la stessa cosa.

Cosa sono i prestiti veloci

Per prestito veloce si intende quel finanziamento il quale viene concesso solitamente nell’arco di un massimo di 48 dalla formulazione della richiesta. A caratterizzarlo è soprattutto un iter procedurale ridotto all’osso, con la compressione di quella trafila burocratica la quale rischia di sfibrare chi si trova a dover fronteggiare esigenze di liquidità improvvise.

Meglio la banca o la finanziaria?

Come abbiamo ricordato, ad erogare un prestito veloce può essere una banca o una finanziaria. Se molti pensano che sia la stessa cosa, nella realtà non è esattamente così. Alcune finanziarie, infatti, non si fanno alcuno scrupolo nel cercare di tosare il cliente. Per farlo mettono in atto una procedura molto rapida la quale, però, può nascondere non poche insidie. In particolare sotto forma di costi accessori, che vengono letteralmente nascosti in modo da rendere difficile al richiedente capire quale sia lo sforzo finanziario effettivo che dovrà sostenere.
Nel caso delle banche, che devono tutelare la propria immagine, le procedure sono invece più trasparenti), almeno nel caso di quelle più note (si veda ad esempio il prestito veloce di Unicredit Banca). Una caratteristica tale da spingere gli esperti a consigliare di rivolgersi ad esse, piuttosto che alle finanziarie.

Attenzione a non chiedere liquidità generica

Quando si chiede un prestito, occorre cercare di tenere presenti alcuni accorgimenti che possono facilitarne la concessione e renderlo più conveniente. In primo luogo occorre dichiarare la finalità del finanziamento. Ove non lo si faccia, si corre il rischio che la banca si insospettisca decidendo di non concedere il prestito o di chiedere interessi più alti nell’ambito del piano di rientro.
La seconda cosa da ricordare è che il mercato propone una miriade di soluzioni. Si può quindi vagliare tutte le proposte ricevute e metterle a confronto. Ad esempio utilizzando uno dei tanti comparatori che è possibile reperire online.
Infine occorre prendere in considerazione l’ipotesi di chiedere un preventivo all’ente cui ci si rivolge. Ove letto da cima a fondo, infatti, questo documento può contribuire a regalare un quadro più netto della transazione. Fungendo inoltre da base per un confronto con altre proposte, dal quale si può infine capire quale di quelle ricevute sia in effetti la più favorevole.

 

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