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Sicurezza sul Lavoro: Quando deve essere aggiornato il DVR

In questo articolo andremo ad analizzare cos’è il DVR, quando è necessario aggiornarlo, chi ha il compito di redigerlo e le figure professionali a cui ci si può rivolgere per agevolarne la stesura.

Legislazione


Tramite la legge 626 del 1994, con ultimo aggiornamento al D.lgs 106 del 2009, si è imposto ad aziende ed imprese una specifica regolamentazione in materia di sicurezza dei luoghi di lavoro.

Revisione, quando è necessaria


È fondamentale sottolineare come il DVR vada rivisto indicativamente ogni tre anni, in particolar modo se si verificano cambiamenti nel processo produttivo o si riscontrino condizioni che possano impattare negativamente sulla salute e sicurezza dei lavoratori.

Il DVR va modificato anche nel caso i cui avvengano incidenti sul lavoro imputabili a misure di sicurezza inadeguate o carenze dal punto di vista sanitario.

L’imprenditore, in caso di aggiornamento del DVR, dovrà assicurarsi che in relazione a questo vengano opportunatamente riviste anche le misure di protezione e prevenzione già presenti.

Ricapitolando, è tassativo che il DVR venga aggiornato entro 30 giorni nel caso in cui nell’apparato aziendale si verifichi una, o più, delle seguenti eventualità

  • In caso di infortuni
  • In caso di cambiamenti nel processo produttivo
  • In caso di modifiche alla suddivisione del lavoro che impattino sulla salute dei lavoratori
  • In caso in cui ve ne sia la necessità per fini sanitari (ad esempio causa COVID-19)
  • In caso vi siano modifiche normative
  • In caso in cui si apra una nuova sede aziendale distaccata
  • In caso in cui la sede principale sia altrimenti collocata

È fondamentale quindi ricordare che il DVR non può essere concepito o immaginato come un documento immutabile, o peggio si pensi che una volta realizzato possa essere dimenticato, ma va considerato come un elemento essenziale della propria azienda da aggiornare alla bisogna, e tempestivamente, per essere in regola con le normative vigenti e tutelare i propri lavoratori.

In quanto documento sottostante a una precisa legislazione, nel caso in cui venga a manifestarsi una delle eventualità di cui sopra, la modifica temporale del DVR, cioè la data in cui esso è stato modificato, deve essere certificato con la presenza di una Marca Temporale all’interno del documento stesso.

Chi deve aggiornare il DVR?


È preciso compito del datore di lavoro, e sua è la responsabilità della realizzazione del documento su cui dovrà andare ad apporre la propria firma, oltre ad avere l’incombenza di modificarlo periodicamente in uno dei casi di cui sopra.

Il datore di lavoro può, alla bisogna, avvalersi di figure di supporto quali il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione o, nel caso i cui sia previso un protocollo di sorveglianza sanitaria, di un Medico competente – in questo caso specifico, il documento dovrà essere elaborato con l’aiuto di quest’ultimo.

In ultima istanza il datore di lavoro dovrà consegnare l’ultima versione realizzata del DVR al Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, che dovrà prenderne visione dopo esser stato a sua volta precedentemente consultato in materia di valutazione dei rischi.

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