Pietramelara – L’indagato resta in carcere, non ha offerto alcuna collaborazione con Procura per favorire gli investigatori nell’individuare eventuali amici di “cordata”. Del resto appare improbabile che l’uomo possa aver fatto da solo e soprattutto i nomi di eventuali finanziatori. Sì, perché servono grossi capitali per acquistare quell’enorme quantitativo di droga. Ma lui, Pierluigi De Luca, non parla e continua a sostenere di aver fatto tutto da solo, assumendosi quindi ogni responsabilità. Eppure collaborando potrebbe aiutare se stesso e, magari, ottenere uno sconto sulla probabile condanna. Allora, si domandano in paese, perché non collabora? Paura? Oppure scarsa conoscenza dei rischi a cui va incontro. Intanto nei giorni scorsi è stata notificata all’indagato la chiusura delle indagini a suo carico. E’ il preludio all’avvio del processo che potrebbe essere fissato già per il prossimo autunno.
Una situazione, quella di De Luca, molto pesante, se si considera la grossa quantità di cocaina scoperta dalle fiamme gialle di Aversa. Quasi 2 chilogrammi di stupefacente. La vicenda nasce da una indagine condotta dai baschi verdi, guidati dal tenente Di Lorenzo, della Fiamme Gialle di Aversa.
