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Teano – Adozione del Puc, Di Benedetto scrive al sindaco D’Andrea: annullate la delibera

Teano – Il consigliere comunale di minoranza, Nicola Di Benedetto, ritiene la delibera di giunta con cui è stato adottato il PUC (Piano Urbanistico Comunale) non valida per incompentenza dello stesso organo deliberante. Per questa ragione ha indirizzato una lettera al sindaco Dino D’Andrea e a tutti gli assessori che hanno approvato quell’atto per chiedere che gli stessi, in autotutela, annullino quella delibera.

Il documento:  
“È a tutti noto che lo scorso 07/08/2020 è stata pubblicata all’Albo Pretorio del Comune la delibera n.85 del 24/07/2020, con cui la Giunta comunale ha adottato il Piano Urbanistico. Si è avuta quindi la conferma formale delle anticipazioni giornalistiche apparse nei giorni scorsi sulla stampa locale. In relazione a ciò, chiediamo a tutti i componenti della Giunta di adoperarsi urgentemente a che tale atto sia annullato in autotutela per incompetenza del medesimo Organo esecutivo. La ipotizzata competenza della Giunta comunale all’adozione del principale strumento di pianificazione urbanistica del Comune, sembrerebbe derivare dall’applicazione dell’articolo 3 comma 1 del regolamento regionale n.5 del 2011, la cui versione aggiornata può essere consultata sul sito della Regione Campania. In realtà l’esatta formulazione della predetta disposizione normativa è la seguente: “Il piano, redatto sulla base del preliminare di cui al comma 4 dell’articolo 2, è adottato dalla Giunta dell’amministrazione procedente, salvo diversa previsione dello Statuto “. Sembrerebbe quindi chiaro allo scrivente gruppo consiliare che il legislatore regionale abbia inteso rimettere la questione della competenza all’adozione del  P.U.C. all’autonomia statutaria di ciascun Comune che è esercitabile entro i limiti inderogabili fissati dalla legislazione in materia di ordinamento degli enti locali e di disciplina dell’esercizio delle funzioni ad essi conferite.
Orbene lo Statuto della Città di Teano, pubblicato sul nostro sito istituzionale, definisce le competenze della Giunta e del Consiglio rispettivamente agli articoli 27 e 13. Quest’ultimo precisa, tra l’altro, che: “Competono al Consiglio i seguenti atti fondamentali: … i piani territoriali e urbanistici …“, mentre il  citato articolo 27 non attribuisce alla Giunta lo specifico potere di adozione di cui discutiamo. Riteniamo utile inoltre far notare che l’articolo 13 dello Statuto comunale è di fatto la copia fedele di quanto precisato nell’articolo 42 del vigente Testo Unico degli Enti Locali. Cosa questa non di poco conto visto che la giurisprudenza si è già più volte pronunciata proprio in merito alle previsioni del predetto articolo in materia di pianificazione urbanistica, precisando tra l’altro, che “Deve quindi ribadirsi come, stante le competenza in ordine ai piani territoriali ed urbanistici, sia la legge stessa ad attribuire solo al Consiglio comunale l’adozione di tali strumenti, sia generali che attuativi…“. Per tutto quanto sopra, sembrerebbe evidente che la Giunta abbia inconsciamente abusato dei poteri riconosciutile dalla legge e dallo Statuto, al momento della verbalizzazione del provvedimento di adozione in argomento.
Ci appare anche abbastanza probabile che i responsabili di questa adozione, verosimilmente illegittima, possano essere chiamati a rispondere di possibili danni arrecabili a terzi, visto che, con l’imminente pubblicazione del P.U.C., è altresì prevista l’entrata in vigore delle cosiddette “norme di salvaguardia” che limiteranno la legittima e residua capacità edificatoria prevista dal Programma di Fabbricazione, laddove ancora applicabile. Per questo motivo chiediamo che il provvedimento di annullamento d’ufficio sia adottato con ogni dovuta urgenza. Qualora, invece, codesta Giunta intendesse approfondire la questione giuridica sollevata da questo gruppo consiliare, invitiamo chi di dovere a sospendere precauzionalmente l’efficacia della delibera in argomento, per scongiurare possibili danni all’Ente e a sé stessi.
Ci auguriamo, infine, che si manifesti e si concretizzi in fatti tangibili la volontà politica, più volte sbandierata, di coinvolgere tutti e collaborare con tutti nella costruzione di questi importanti traguardi amministrativi. Per tale motivo chiediamo, appena dopo il fisiologico fermo ferragostano, la convocazione continuativa della competente 1° commissione consiliare “Urbanistica, Lavori pubblici, Agricoltura, Viabilità(art.3 Regolamento del Consiglio comunale), di modo che i suoi componenti possano essere resi edotti, dai tanti tecnici e progettisti incaricati, di tutti i contenuti dei tantissimi elaborati del P.U.C. e possano audire gli esperti delle tante categorie professionali e produttive su cui ricadranno gli effetti e gli oneri di tale nuova possibile pianificazione urbanistica. Ci sembra scontato che questo vero percorso partecipativo possa permettere di adottare un P.U.C. realmente condiviso e con maggiori probabilità reali di essere definitivamente approvato.

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