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Mondragone – Città in abbandono totale, emblema di un fallimento politico

Mondragone (di Gigi Rossi)  – Il fallimento di un’ammnistrazione si vede dall’abbandono della res pubblica e dalla mancanza di un progetto serio da portare avanti, nonché dal mancato rispetto del programma elettorale sbandierato alle scorse elezioni. Chi attraversa il comune di Mondragone rimane sbigottito innanzi a tanto abbandono, una città senza guida, la cui amministrazione si bea del progetto bandiera blu, non ricordando alla cittadinanza che fa parte del programma dell’allora governatore Caldoro. Abbandonato, ormai, il finto attacco al caporalato con becere foto di mezzi sequestrati senza giungere al nocciolo della situazione, la zona “ palazzi Cirio” è divenuta la solita zona grigia, fatta di uomini di etnia rom che sporcano e bivaccano. Cumuli di spazzatura in ogni dove: via Como, altra arteria interessata dalla presenza di persone rom, è piena di spazzatura. Marciapiedi divenuti ormai luogo di parcheggio da parte di questi soggetti che la fanno da padrone. Per non parlare del lungomare, la sera abbandonato a se stesso, dove ragazzini scorrazzano su scooter invadendo la pista ciclabile e quella pedonale senza la presenza di un appartenente al corpo della polizia locale. Molti si chiedono se esista un comandante. Ormai consiglieri e assessori sono impegnati a tirare la volata al loro candidato alla regione, come se questa città, negli ultimi 5 anni fosse diventata la Rimini del tirreno. Pagine social ove gli amministratori di Mondragone, invece di cospargersi la testa di cenere per i loro errori, sono impegnati a schierarsi apertamente al re delle dirette social. Sarebbe ora che invece di tirare la volata si facessero un esame di coscienza e pensassero bene di cedere la mano. Una città in questo stato di abbandono non si ricorda alla notte dei tempi.

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