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Sparanise – Tecnico comunale “abusivo”, due anni di atti nulli e danno erariale enorme

Sparanise – Per ora c’è solo un esposto giunto in municipio e inviato ai consiglieri comunali. La prospettiva è terrificante: due anni di atti prodotti completamente nulli che avrebbero prodotto, quindi, anche probabili danni erariali per l’ente municipale. Tutta colpa della solita “distrazione” che, a volte, porta, ad applicare le regole per i “nemici” e ad interpretarle per gli “amici”. Nessuno in municipio, nemmeno il segretario comunale, si sarebbe accorto delle ragioni che impedivano all’attuale tecnico, Cerullo, di ricoprire il ruolo che riveste nel comune di Sparanise. Questa, in sintesi, la situazione messa in evidenza da un cittadino che ha inoltrato un dettagliato esposto Alla Stazione dei Carabinieri di Sparanise, Stazione Carabinieri di Capua, Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, alla Procura Regionale della Corte, alla segretaria Comunale di Sparanise, alla Guardia di Finanza di Capua e all’A.N.A.C. di Roma.

Ecco il documento:
Il sottoscritto Vittorio Barbato residente in Sparanise, con il presente atto illustra il seguente esposto anche a tutti i consiglieri comunali di Sparanise.  Con deliberazione di Giunta comunale n. 16 del 30.01.2018, il Comune di Sparanise, disponeva di attivare procedura prevista dall’art. 110, comma 1, T.U.E.L., per copertura del posto vacante di Istruttore Direttivo del servizio Tecnico-comunale Urbanistica del Comune di Sparanise. Con determina del responsabile del personale n. 195 del 27.02.2018 si prendeva atto delle risultanze dei verbali della commissione 1 e 2 e con Decreto Sindacale n. 3 del 01.03.2018 veniva conferito incarico di responsabile del servizio urbanistica, manutenzione, patrimonio, gestione del servizio della pubblica illuminazione e servizio viabilità, all’Arch. Antonio Cerrullo  per una durata di 120 gg a partire dal 01.03.2018.
Con decreto Sindacale n. 25 del 19.10.2018 veniva attribuita ad interim l’ulteriore incarico di responsabile dei lavori pubblici all’istruttore tecnico Arch. Antonio Cerullo . Con decreto Sindacale n. 8 del 20.05.2019 si attribuiva all’Arch. Antonio Cerullo la responsabilità del servizio tecnico urbanistico, servizio tecnico manutentivo e lavori pubblici, nonché ad interim i servizi cimiteriali, depurazione e servizi idrici integrati, in considerazione del prossimo collocamento in quiescenza del Geom. Virgilio Vincenzo, funzionario comunale categoria DI.
Con decreto sindacale n.17 del 2020 veniva conferito ad interim l’incarico di Coordinatore dell’ufficio di piano dell’ambito Territoriale C 9 allo stesso Architetto Cerullo. Con delibera di Giunta 44 del 21.05.2020 del comune di Sparanise, addirittura veniva incrementato l’orario di lavoro settimanale da 18 ore a 30 ore allo stesso Cerullo. Da una attenta analisi della documentazione pubblicata nella sezione amministrazione trasparente sul sito del Comune di Sparanise, che si allega in copia, lo scrivente ha potuto constatare che dalle notizie contenute nel curriculum allegato dall’arch. Antonio Cerullo, lo stesso abbia esplicitato numerose attività a favore del Comune di Sparanise, che gli ha conferito l’incarico, nel biennio precedente il conferimento del medesimo incarico le quali siano tali da dimostrare un profondo co involgimento dello stesso nella complessiva azione amministrativa dell’Ufficio tecnico del Comune di Sparanise. Non ultimo, l’Arch. Cerullo ricopriva addirittura la carica di componente della commissione sismica di Sparanise, prevista dall’art. 4 Bis della L.R. 9/83, al momento dell’accettazione dell’incarico conferitogli con decreto sindacale. (Nomina in atti con valenza triennale).
Quindi alla luce dell’art. 4, lettera e) del d.lgs n. 39, che stabilisce che a tutti coloro che nei due anni precedenti abbiano svolti incarichi o ricoperto cariche in enti di diritto privato o finanziati dall’amministrazione o ente pubblico che conferisce l’incarico ovvero abbiano svolto in proprio attività professionali, se queste sono regolate, finanziate o comunque retribuite dall’amministrazione o ente che conferisce l’incarico, non possono essere conferiti: lettera C) gli incarichi dirigenziali esterni (si allega delibera n. 207 del 13.03.2019 della Autorità Nazionale Anticorruzione), quindi l’incarico all’architetto Cerullo non poteva in nessun modo essere conferito dal Sindaco, violando la legge innanzi esposta, legge violata anche dalla Giunta comunale su proposta del Sindaco che deliberava addirittura l’incremento delle ore lavorativa del are. Cerullo. Alla luce di ciò si segnale che, quindi, che entrambi gli organi, Sindaco e Giunta, hanno concorso tra loro a vario titolo al reato di abuso di ufficio e di ogni altro tipo di reato che l’autorità competente voglia individuare. Inoltre, si segnala che dalla nomina di Cerullo lo stesso ha effettuato vari affidamenti diretti con proprie determinazioni ed a mezzo gara senza rispettare alcun principio di rotazione (sempre le stesse ditte) come imposto dalla legge.
Si segnala altresì che il contratto dell’architetto Cerullo è da dichiarare nullo, con conseguente nullità di tutti gli atti da esso emanati con un danno irreparabile per il comune di Sparanise da sottoporre alla Corte dei Conti; si allega delibera n. 207 del 13.03.2019 della Autorità Nazionale Anticorruzione. Si precisa che il tutto è avvenuto con dolo, in quanto sia la Giunta che il Sindaco erano perfettamente a conoscenza di tutte le attività svolte dall’architetto Cerullo nel biennio antecedente l’accettazione dell’incarico dello stesso avvenuta in data 1.03.2018. Si rappresenta inoltre che il Cerullo non è stato il vincitore del bando in quanto arrivato secondo, ma scelto dal Sindaco a scapito del vero vincitore basta controllare gli atti del comune l’approvazione della graduatoria.  Si segnala altresì la mancata vigilanza del Responsabile della corruzione e trasparenza del comune di Sparanise in merito a tutto quanto illustrato. Sempre nella sezione dell’amministrazione trasparente del Comune di Sparanise, si segnala che la pubblicazione della dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà con la quale l’architetto Cerullo dichiara insussistenza nei propri confronti delle cause di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso la pubblica amministrazione, dichiarando praticamente il falso.

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