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Sant’Angelo d’Alife – Rotary Club Alto Casertano Piedimonte Matese, Folco è il nuovo presidente

Sant’Angelo d’Alife (di Fortuna Rizzo)– Il prossimo 3 luglio 2020 ci sarà la cerimonia per il “Passaggio delle Consegne” per la guida del Rotary Club Alto Casertano Piedimonte Matese. il Presidente uscente, Attilio Costarella, passerà il testimone al Presidente dell’A.R. 2020/2021 Vittorio Folco nello svolgimento di una cerimonia mediante la piattaforma Zoom.

Storia del Rotary Club Alto-Casertano/Piedimonte Matese:
Il 30 giugno 1997 il Presidente Internazionale del Rotary, Luis Vicente GIAY, inviava da Evanston (USA) una lettera ad Antonio Filangieri e gli comunicava “con immenso orgoglio” che il territorio dell’Alto Casertano/Piedimonte Matese era stato ammesso quale nuovo membro del Rotary International.  Il 24 Ottobre 1997 il Governatore del Distretto 2100, dr. Pasquale Sansalone consegnava, con una suggestiva cerimonia tenutasi presso la TOUR D’ARGENT in Calvisi, la Carta Costitutiva del nuovo Club nelle mani del Presidente Antonio Filangieri di Candida Gonzaga. In quel giorno nasceva ufficialmente la sezione matesina del Rotary. E’ stata un’attesa durata oltre dodici anni, ma alla fine per la tenacia e la fiducia del primo presidente A. Filangieri, si è avuta la possibilità di creare questo sodalizio che abbraccia circa quaranta comuni per una popolazione di oltre 100 mila abitanti sparsi su una superficie di circa 800 Km2.  I limiti territoriali del club sono i seguenti: Ailano, Alife, Alvignano, Baia e Latina, Caiazzo, Calvi Risorta, Capriati al Volturno, Castelcampagnano, Castello Matese, Ciorlano, Conca della Campania, Dragoni, Fontegreca, Gallo Matese, Galluccio, Gioia Sannitica, Letino, Liberi, Marzano Appio, Mignano Monte Lungo, Piana di Monte Verna, Piedimonte Matese, Pietramelara, Pietravairano, Prata Sannita, Pratella, Presenzano, Raviscanina, Riardo, Rocca D’Evandro, Roccaromana, Ruviano, S.Gregorio Matese, San Pietro Infine, S. Potito Sannitico, S. Angelo d’Alife, Tora e Piccilli, Vairano Patenora, Valle Agricola.  Ne è stato padrino il Club “Caserta-Terra di Lavoro” che, nella persona del Presidente di allora Enzo Iannotta, si è prodigato per concedere questa autonomia.
Il conte A. Filangieri è stato coadiuvato nei suoi sforzi dal dr. Pasquale Simonelli, anch’egli socio del Club di Caserta.
La costituzione di un Club Rotary per il nostro territorio è stata molto importante, per rendersene conto basta leggere e capire le regole fondamentali che ne costituiscono lo scopo:
1) Incoraggiare e sviluppare l’ideale del “servire” inteso come motore e propulsore di ogni attività;
2) Promuovere e sviluppare relazioni amichevoli fra i propri soci, per renderli meglio atta “servire” l’interesse generale;
3) Informare ai principi della più alta rettitudine, la pratica degli affari e delle professioni; riconoscere la dignità di ogni occupazione utile a far si che essa venga esercitata nella maniera più degna quale mezzo per “servire” la società;
4) Orientare l’attività privata, professionale e pubblica dei singoli al concetto del “servizio”;
5) Propagare la comprensione, la buona volontà e la pace fra Nazione e Nazione, mediante il diffondersi nel mondo di relazioni amichevoli, fra gli esponenti delle più varie attività economiche e professionali, uniti nel comune proposito e nella volontà del “servire”.
In questi enunciati sono contenuti i principi fondamentali dell’etica comportamentale, per cui farli osservare significa indirizzare gli attori principali di una società verso obiettivi che non siano di solo egoismo di profitto, ma entrare nel concetto rotariano del “servizio”, che significa costante disponibilità verso gli altri e umana comprensione per le altrui vicende.  Un altro concetto rotariano fondamentale, specie per il nostro travagliato Mezzogiorno d’Italia, è quello dell’Educazione Civica, inteso come rispetto delle regole sociali ed educazione ad una cultura che valorizzi nella sua essenza di individuo, cosciente di valori e non vittima della sua condizione e del suo egoismo che lo abbrutiscono e lo distaccano dal contesto di una crescita morale e sociale.  Mai come in questa parte d’Italia il Rotary può essere un volano per lo sviluppo economico e la riconquista di un senso civico che manca ormai da secoli.  L’aggregazione di uomini di varie categorie sociali, scelti per la loro preminenza nelle professioni che rappresentano, può divenire un punto di riferimento che va al di là del puro “servire” rotariano inteso solo come filantropia umanitaria, ma interpretato e vissuto come spinta ed educazione alla ripresa di una coscienza critica e morale che ci faccia riacquistare la dignità di essere uomini liberi e democratici.  Nei nostri primi venti anni di attività il nostro Club ha intrapreso diverse iniziative in ambito educativo-sociale e rivolte soprattutto agli studenti delle scuole di diverso ordine e grado. C’è stato sempre un grande entusiasmo che ci ha gratificato e ci ha convinto ad insistere su questa strada.
Non sono mancate le iniziative per la raccolta fondi da utilizzare sia per opere di impegno caritatevole o di aiuto nei casi di gravi calamità o per il recupero di aree o monumenti a grave rischio di degrado o come salvaguardia dell’ambiente. Il cammino per il recupero del territorio è lungo, ma non bisogna arrendersi di fronte alle inevitabili battute d’arresto o alle inevitabili delusioni: bisogna agire in ogni campo del sociale per salvaguardare non solo l’ambiente o accorrere nei momenti di bisogno, bisogna recuperare quelle categorie sociali che per tanti motivi sono e si sentono emarginate dallo sviluppo e dalla presa di coscienza di un’etica che faccia sentire a tutti la dignità di essere cittadini e quindi partecipi dello sviluppo socio-economico.

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