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ALIFE – Abusò di due bambine, Menicillo davanti ai giudici dell’Appello

ALIFE – E’ stata trattata oggi la prima udienza del processo di Appello in favore di Giuseppe Menicillo. Ha parlato la pubblica accusa e poi le parti civili. La prossima udienza, fissata per la prima decade di luglio, dovrà parlare il difensore dell’imputato, l’avvocato Emanuele Sasso. Poi i giudici emetteranno la sentenza. In primo grado i giudici del tribunale di Santa Maria Capua Vetere avevano inflitto una dura condanna a carico dell’imputato: una condanna a dieci anni di carcere più il pagamento dei danni alle parti civili. Giuseppe Menicillo accusato di abusi sessuali su due bambine, che  ha scelto il rito ordinario, attualmente è agli arresti domiciliari, fuori provincia. L’uomo era stato arrestato qualche tempo fa dai carabinieri della stazione di Alife perché ritenuto responsabile dei delitti di cui agli artt. 81, 609 bis e 609 ter c.p. in danno di due sorelle dell’età di anni 7 e 8, all’epoca in cui sono iniziati gli abusi sessuali, figlie della compagna dell’indagato, cui era legato da una relazione sentimentale. Il procedimento penale origina dalla querela sporta dai genitori delle minori. Le bimbe ricostruivano, in maniera precisa e concordante, seppur con notevoli sforzi dovuti alla gravità dei fatti che per la prima volta si trovavano a raccontare per intero, i drammatici abusi sessuali che l’indagato le aveva costrette a subire o compiere nella fascia di età dai 7 ai 10 anni, commessi quando si trovava da solo con le minori, approfittando dell’assenza della madre, la quale riponeva in lui piena fiducia, tanto da affidargli le figlie. Ora la parola passa ai giudici del Tribunale di Appello di Napoli

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