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Mondragone – Emeregenza coronavirus, quando il politico “spara” sulla Croce Rossa

Mondragone (di Maria Palma Ceraldi) – Dopo giorni intensi per il focolaio covid-19 che ha colpito la comunità bulgara e qualche locale, e dopo la ritrovata serenità grazie all’azione dell’autorità sanitaria e della Regione, c’è chi ricerca “colpevoli” in qualsiasi settore. Magari solo per ottenere i riflettori mediatici in attesa in vista dell’arrivo di Matteo Salvini. Si riesce ad accusare l’unità territoriale CRI di Mondragone, additandola di non adempiere adeguatamente al ruolo di sostegno e supporto, tanto da meritare un post del consigliere regionale Gianpiero Zinzi, dove si domanda che fine faranno le provviste regionali inviate per sostenere le famiglie in quarantena nelle abitazioni con limitazioni di uscita.
Ma i fatti smentiscono le affermazioni di Zinzi: La Croce Rossa di Mondragone il 22 viene attivata insieme ad altre associazioni e le forze di ordine pubblico per provvedere, in sinergia con l’ente comunale, alle esigenze nella zona posta a quarantena. I volontari del nucleo della Croce Rossa Mondragonese hanno provveduto a supportare l’Asl nella somministrazione dei tamponi e a garantire i beni di generi alimentari, e al recapito di farmaci. La CRI mondragonse ha inoltre provveduto a trovare soluzioni anche per esigenze individuali su quasi 400 nuclei familiari residenti abitanti nelle 5 palazzine ex Cirio. Senza clamore, senza protagonismi, e con tutte le difficoltà del caso, mettendo a volte anche a rischio la propria incolumità. Un lavoro duro e costante che i volontari affrontano senza esitazione.

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