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fotodi repertorio

TEANO – Estorsioni e minacce, spedizione punitiva contro l’imprenditore: “merda dove sei, ti devo ammazzare”

Teano – La vicenda portata alla luce da una indagine della Digos di Caserta mette in luce un sistema – attuato dal gruppo delle sette persone arrestate pochi giorni fa – di intimidazione e minacce con cui terrorizzavano le vittime per indurle a pagare. Proprio il racconto fornito da una delle vittime agli investigatori spiega bene la situazione:
…era la fine di agosto 2017, ero a tavola con mia moglie quando mi giunsero delle chiamate e dei messaggi, l’interlocutore si presentava con voce maschile, diceva: “merda dove sei, sono ARIA Armando, poi ti faccio vedere io chi sono, ti devo ammazzare”, su Watsapp invece continuava a minacciarmi dicendo che sarebbe venuto al salone ad ammazzarmi. Nel pomeriggio arrivò una Mercedes guidata da Armando Aria, con all’interno altre persone. L’uomo venne nel gabbiotto e mi disse: stamattina qualcuno fuori dal tuo salone ha preso in giro la mia fidanzata, voglio sapere chi è stato. Se non lo avessi trovato in un’ora, avrebbe ammazzato tutta la mia famiglia. Poco dopo arrivò una macchina nel piazzale del salone, scesero ARIA Armando, Michele e Michelino, minacciavano tutti i clienti ad andare via, entrarono nell’ufficio cominciando ad aggredire  me e mia moglie, reclamando dei soldi se volevamo stare tranquilli, uscirono fuori, aprirono il cofano della loro macchina e presero alcune mazze. Io scappai via, mi rincorsero e mi colpirono  con calci e pugni strappandomi la maglia che avevo addosso, giunsi nel piazzale del rivenditore di mezzi agricoli fratelli Oliva, poco distante dall’autosalone, mi impossessai di un Audi A4, di proprietà del titolare e raggiunsi la caserma dei carabinieri di Teano.

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