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Sessa Aurunca – Sasso verso il ritiro delle dimissioni ma arriva l’ostacolo del riequilibrio finanziario della Corte dei Conti, chi sono i consiglieri disposti a prendersi questa responsabilità?

Sessa Aurunca – Sasso verso il ritiro delle dimissioni prossimo ostacolo il riequilibrio finanziario imposto dalla Corte dei Conti, chi si prenderà questa responsabilità in consiglio comunale? Il sindaco dimissionari di Sessa Aurunca, SilvioSasso, entro sabato per continuare la sua esperienza da primo cittadino dovrà ritirare le dimissioni, altrimenti arriverà il commissario con il relativo scioglimento del consiglio comunale. Voci parlano di un sindaco che si appresta a varare una nuova giunta che definisce “tecnica” per sostituire gli assessori del partito democratico che si sono dimessi. Una operazione che porterà al ritiro  delle sue dimissioni prima di sabato 20 giugno, giorno in cui le dimissioni diventeranno esecutive essendo passati i venti giorni che la legge prevede. Se così dovesse essere, Sasso si salverebbe apparentemente dato che dovrà affrontare, entro il 30 giugno,  l’ostacolo più difficile quello del riequilibrio finanziario imposto dalla Corte del Conti. Quest’ultima (in sezione riunita in sede giurisdizionale) dopo aver bocciato il piano di riequilibrio finanziario che era stato approvato dal consiglio comunale a fine dicembre, ha accolto parzialmente il ricorso presentato dall’amministrazione comunale. Ciò, però, non toglie il blocco della spesa, che permane fino all’adozione delle necessarie manovre correttive relative alla salvaguardia degli equilibri di bilancio. Il vero nodo sarà quello di far passare il piano in consiglio comunale vista la spaccatura esistente nella maggioranza, ma anche quella di riuscire ad avere il coraggio di prendersi delle grosse responsabilità. Infatti, questo piano presenta grosse difficoltà, visto che parliamo di oltre 12 milioni di euro. Ciò significa che l’approvazione di questo riequilibrio porterà automaticamente ad un aumento delle tasse comunali, ma soprattutto al pagamento di alcuni servizi che al momento sono a carico del comune, vedi mensa scolastica o trasporto scolastico.

Trattasi, quindi, di un vero e proprio pre dissesto con rischio certo per i cittadini creditori nei confronti dell’ente di non vedere onorate le loro spettanze oltre, all’obbligo propedeutico del riconoscimento di tutti i debiti fuori bilancio. Tale manovra  comporterà un aumento vertiginoso del debito, quindi, non saranno solo 12 i milioni di euro ma ben oltre, così come stabilisce l’articolo 243 bis del TUEL.

Ma una responsabilità  da non sottovalutare e che non tutti i consiglieri comunali saranno disposti ad accollarsi, è quella che la Corte dei Conti non esiterà  a mettere le mani nelle tasche di chi ha  approvato questo bilancio  in caso non si riuscisse ad equilibrare un buco finanziario così profondo. Una poltrona in consiglio comunale vale così tanto?

 

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