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Mariano Fuoco

Comunità Montana Monte Santa Croce – Fuoco “boccia” la mozione di sfiducia: è inammissibile

Comunità Montana Monte Santa Croce – Con un documento indirizzato ai comuni “ribelli”  il presidente dell’Ente Montano Monte Santa Croce, ha dichiarato inammissibile la mozione di sfiducia sottoscritta da quattro sindaci lo scorso 31 maggio 2020: “Alla luce del chiaro dettato dell’art. 14 dello Statuto – che prevede e disciplina puntualmente l’ipotesi della presentazione e discussione della mozione di sfiducia volta ad ottenere l’elezione di un nuovo Presidente e di una nuova Giunta -. si dichiara inammissibile la mozione di sfiducia in oggetto. La proposta è finalizzata infatti alla riconferma nel medesimo ruolo del Vicepresidente e dell’assessore attualmente componenti dell’esecutivo, riguardando la sola persona del Presidente”.
Probabilmente, ora, la partita si sposta sull’approvazione del bilancio di previsione dove le due fazioni dovranno confrontarsi. Emilia Delli Colli, sindaco di Rocca D’Evandro, vuole la poltrona della presidenza della Comunità Montana Monte Santa Croce. Gli otto comuni che formano l’ente montano sono perfettamente spaccati fra coloro che sostengono Mariano Fuoco, attuale numero uno dell’ente, e fra coloro che sostengono Emilia Delli Colli. Da un lato comuni di San Pietro Infine, Mignano Montelungo, Galluccio e Presenzano continuano ad essere fedeli a Fuoco; dall’altro lato i municipi di Roccamonfina, Rocca D’Evandro, Conca della Campania e Tora e Piccilli. Il malcontento dei quattro sindaci nasce per una gestione troppo personalistica e poco attiva. La perfetta parità (quattro contro quattro) potrebbe impedire l’approvazione del prossimo bilancio e quindi potrebbe anche mettere a rischio lo stipendio degli operai.

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