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Comunità Montana Monte Santa Croce – La presidenza traballa, Delli Colli vuole “bruciare” Fuoco

Comunità Montana Monte Santa Croce – Emilia Delli Colli, sindaco di Rocca D’Evandro, vuole la poltrona della presidenza della Comunità Montana Monte Santa Croce. Gli otto comuni che formano l’ente montano sono perfettamente spaccati fra coloro che sostengono Mariano Fuoco, attuale numero uno dell’ente, e fra coloro che sostengono Emilia Delli Colli. Da un lato comuni di San Pietro Infine, Mignano Montelungo, Galluccio e Presenzano continuano ad essere fedeli a Fuoco; dall’altro lato i municipi di Roccamonfina, Rocca D’Evandro, Conca della Campania e Tora e Piccilli.
C’è già una mozione di sfiducia sottoscritta da quattro comuni: Roccamonfina, Rocca D’Evandro, Conca della Campania e Tora e Piccilli. Vogliono la testa di Fuoco e sarebbero pronti a votare la fiducia alla fascia tricolore di Rocca D’Evandro che potrebbe essere la prima donna alla guida della comunità Montana di Monte Santa Croce. Il malcontento dei quattro sindaci nasce per una gestione troppo personalistica e poco attiva. I “ribelli” temono che la paralisi possa mettere a rischio anche i livelli occupazioni dello stesso ente montano. Per ora il dato certo appare la perdita di consensi di Fuoco che venne eletto, circa un anno fa, con sette voti favorevoli e una astensione, proprio quella di Tora e Piccilli. La perfetta parità (quattro contro quattro) potrebbe impedire l’approvazione del prossimo bilancio e quindi potrebbe anche mettere a rischio lo stipendio degli operai.  La resa dei conti potrebbe avvenire fra pochi giorni quando il presidente sarà costretto a convocare il consiglio generale in rispetta della norma che impone la convocazione entro dieci giorni dal deposito della mozione di sfiducia; mozione presentata circa una settimana fa.

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