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Vairano Patenora – Variante al traffico nella frazione Scalo, giovedì la posa della prima pietra: ci sarà De Luca

Vairano Patenora – Il prossimo giovedì – 11 giugno 2020 – Vincenzo De Luca, governatore della Campania, sarà a Vairano Patenora. Sarà lui a posizionare la prima pietra della nuova circumvallazione necessaria per snellire il traffico lungo via Napoli, nella frazione Scalo. De Luca dovrebbe giungere a Vairano a metà mattinata, la cerimonia dovrebbe durare circa un’ora. La variante del traffico è una opera attesa da decenni e necessaria soprattutto per eleminare il traffico pesante nella frazione Scalo. “Finalmente la variante sarà realizzata. L’amministrazione Cantelmo è riuscita dove tutte le altre hanno sempre fallito. È un giorno memorabile per la comunità vairanese – sottolinea il vice sindaco e assessore ai lavori pubblici Stanislao Supino – perché dopo anni di lavoro incessante si concretizza un sogno. La tanto attesa e discussa variante al traffico pesante è realtà e questo se permettete è merito di questa amministrazione. Per decenni si è solo parlato di questa problematica e della sua risoluzione ma mai si era data concretezza ai fatti, ci siamo riusciti –  conclude Supino – e ne siamo assolutamente orgogliosi”.

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3 commenti

  1. GIOVANNI ROBBIO

    Non capisco da dove viene l’esultanza del vicesindaco il quale forse non sa che la variante è stata già realizzata anni fa con pochi soldi e con coraggio, divenendo non solo la sede del mercato (visto che la sua amministrazione ha perso il finanziamento per realizzarlo altrove!) ma un’alternativa viaria che ha consentito ai vairanesi di muoversi tra le frazioni con facilità, al traffico leggero di passaggio di by-passare Vairano Scalo e a molti camion di evitare il centro abitato. E’ proprio vero che nei sogni più che prevedere il futuro si rivede il passato.
    Sarebbe stato comunque più giusto dire che questa volta siamo riusciti a non perdere i soldi e quindi faremo una “manutenzione straordinaria” a via Patenara per adeguarla anche al traffico pesante.

  2. Tutti abbiamo raccontato qualche piccola o grande bugia nel corso della nostra vita, anche se purtroppo esistono persone che fanno della menzogna una sorta di stile di vita.
    È il caso di quelli che vengono definiti, appunto, “bugiardi compulsivi” o “bugiardi patologici”, facenti parte cioè di quella che viene chiamata Sindrome di Pinocchio, ispirata alla nota fiaba di Collodi.
    In un caso o nell’altro, se le loro menzogne dovessero essere smascherate negherebbero tranquillamente senza alcun pudore anche l’evidenza più ovvia. Ma non si tratta di una mera facciata, perché il bugiardo non sa cosa sia la vergogna!
    Nel caso di specie affermare di “essere riusciti dove tutte le altre hanno sempre fallito”, in altre parole che è farina del loro sacco, è realmente una ignobile bugia, frutto di una meschina tracotanza, di una povera arroganza…(‘A casa d’ ‘e sunature nun se portano serenate!). “La moralità è la base di tutte le cose, e la verità è la sostanza della moralità”. (Mahatma Gandhi).

  3. Dulcis in fundo

    Papa Francesco, nel parlare dei bugiardi, ultimamente è ricorso ad un aneddoto che arriva dall’infanzia: “Ricordo che per Carnevale, quando eravamo bambini, la nonna ci faceva dei biscotti, ed era una pasta molto sottile, sottile, sottile quella che faceva. Poi la buttava nell’olio e quella pasta si gonfiava, si gonfiava … e quando noi incominciavamo a mangiarla, era vuota. E la nonna ci diceva – nel dialetto le chiamavano bugie –  ’queste sono come le bugie: sembrano grandi, ma non hanno niente dentro, non c’è niente di verità, lì non c’è niente di sostanza’. Le bugie non solo hanno le gambe corte, ma sono come le frappe di carnevale: sembrano grandi e non c’è niente dentro”.