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Presenzano – Centrale elettrica: comitati strumentalizzati e la fiera dell’egocentrismo

Presenzano – La nascita della nuova Centrale elettrica di Presenzano, progettata da Edison, ha visto scorrere fiumi di inchiostro per raccontare lo spettacolo poco edificante di una certa politica incapace di proporre soluzioni concrete. Fiumi di inchiostro usati da parlamentari di governo per presentare in parlamento interrogazioni ai propri ministri. Lo stesso fiume di inchiostro è servito ad alcuni comitati apparsi meri strumenti nelle mani di furbi portaborse che continuano a partecipare alle riunioni operative degli stessi comitati per “fornire consigli e documenti”. Ma la vicenda e la polemica legata alla nascita della nuova centrale elettrica ha messo in luce anche un modo di fare informazione per nulla neutrale, per nulla obiettivo, solo capace di trasformare la penna (tastiera in questo caso) in uno strumento per ottenere visibilità personale, a discapito, soprattutto, della deontologia professionale. Così qualcuno, pur di ottenere i riflettori sempre sulla propria figura non ha tentennato a ricoprire contemporaneamente i ruoli di direttore di un giornale web, portavoce di associazioni e comitati locali, moderatore (?), altre volte, invece, si è trasformato in “docente” mostrando a giovani studenti, all’interno della struttura scolastica, nozioni senza alcun fondamento scientifico come, ad esempio, “…inquinerebbe e distruggerebbe il territorio”, “…. emette il così detto particolato secondario” “…. genera piogge acide a danno di alcune piante e raccolti”. Gli esperti, quelli veri, spiegano che il particolato secondario non viene emesso da alcuna centrale, ma si genera in atmosfera dove gli apporti (che sono trascurabili nel caso di Presenzano) si possono calcolare solo con scenari di produzione; le piogge acide sono dovute agli SOx che la centrale di Presenzano non emette. Addirittura, è stato dato l’allarme sullo sfruttamento delle acque del Volturno, quando l’impianto di Presenzano è raffreddato ad aria e nessuno saprebbe spiegare cosa se ne possa fare la centrale delle acque del Volturno.  La “grandezza” di qualche “vertice” comitatoso si mostra anche con l’installazione di un misuratore di biossido di azoto fuori il proprio terrazzo di casa per dimostrare come cambierà la qualità dell’aria prima e dopo l’impianto. Del resto, è ben noto che i misuratori da terrazzo sono “attendibilissimi”, al contrario di quelli commissionati dall’ARPAC (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale) che, oltre a specifiche tecniche complesse, devono essere per legge posti in punti strategici al fine di poter dare una vera analisi della qualità dell’aria.

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