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foto di repertorio

PRATELLA – Maltrattava il padre, chiama il fratello a testimoniare. Ma il coronavirus blocca tutto

PRATELLA – Lorenzo Delle Cave, il 45enne di Pratella tratto in arresto, tre anni fa, per maltrattamenti e violenza privata in danno del padre Giovanbattista dai Carabinieri di Prata Sannita la sera del 16 dicembre, è sotto processo per quei fatti. Affronta il processo da uomo libero, essendo stato rimesso in libertà poco tempo dopo il fermo. Il processo, la cui ultima udienza è saltata a causa dell’emergenza Coronavirus, è stata rinviata al prossimo novembre. Dovrà testimoniare il fratello dell’imputato per ricostruire un fatto simile avvenuto al Nord Italia qualche anno prima. Un fatto che poi si rivelò infondato.  Intanto, Lorenzo, assistito dall’avvocato Ida Lanzone, continua a professare la propria innocenza, assicurando che avrebbe fatto ogni cosa nell’interesse del genitore che, da qualche tempo, aveva problemi di memoria.
Nel corso delle udienze sono emersi aspetti di questa triste vicenda tali da non far apparire l’imputato quel bruto che era stato dipinto inizialmente. Sembrerebbe che l’episodio sfociato nell’arresto di Lorenzo fu frutto dell’esasperazione che aveva colpito l’uomo è la sua famiglia (moglie e tre figli) difronte all’ostinazione del padre a non raccogliere i pressanti inviti ad avere maggior cura della propria persona e non eccedere nell’alcool. L’imputato sarà giudicato nelle forme del rito abbreviato. La difesa ha infatti optato per questo rito, subordinandolo all’acquisizione della documentazione medica comprovante lo stato di alcolismo cronico di Giovanbattista e all’esame di un teste a conoscenza della complessa vicenda familiare dei Delle Cave.

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