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GIOIA SANNITICA / SOLOPACA – Spaccio di droga, una condanna e cinque assoluzioni

Gioia Sannitica / Solopaca – E’ stata depositata la motivazione della sentenza con la quale il Tribunale di Benevento (Presidente giudice Daniela FALLARINO, Giudici a latere Simonetta ROTILI e Francesco TELARO, estensore) ha assolto CAVAIUOLO Raffaele, sessantenne di Solopaca, CAVAIUOLO Erminio, trentacinquenne di Solopaca, TANZILLO Basilio, quarantacinquenne di Solopaca, BAROINE Gennaro trentaduenne di Napoli e DI DONATO Denis, trentacinquenne di Gioia Sannitica dal reato di associazione a fini di spaccio di cui all’art. 74 del D.P.R. n° 309/90, condannando il solo DI DONATO Denis per un singolo episodio di cessione di sostanza stupefacente alla pena di anni uno e mesi tre di reclusione con il beneficio della sospensione condizionale della pena.  Ben più pesanti erano state le richieste formula dal P. M. della D.D.I.A. di Napoli, Dott. Luigi LANDOLFI, che aveva chiesto comminarsi la pena di sedici anni di reclusione a CAVAIUOLO Raffaele, di quattordici anni di reclusione a CAVAIUOLO Erminio ed a TANZILLO Basilio, di dodici anni di reclusione a BARONE Gennaro ed a DI DONATO Denis. Il Tribunale sannita nella motivazione depositata qualche giorno fa spiega i motivi per i quali ha ritenuto di non poter ritenere sufficientemente provata l’ipotesi di reato associativo contestato dalla Procura distrettuale di Napoli. L’ipotesi accusatoria, rilevano i Giudici beneventani, sostanzialmente si fonda unicamente su intercettazioni telefoniche il cui tenore però non è apparso univoco al Collegio giudicante, specie in assenza di riscontri investigativi operati dalla Polizia Giudiziaria. Sostanzialmente il Tribunale beneventano ha accolto i rilievi formulati dai componenti del Collegio difensivo tra cui spiccavano gli avvocati Angelo LEONE, Fabrizio ZARONE, Ettore MACCARELLI, Emilia GRANATA e Maria Carmela FUCCI.  Riguardo alla posizione del quarantacinquenne solopachese TANZILLO Basilio, genero del principale imputato CAVAIUOLO Raffaele (coinvolto per il passato in altri importanti procedimenti relativi a fatti di camorra) certosino è stato il lavoro di confutazione delle accuse mosse nei suoi confronti posta in essere dal suo difensore Avv. Fabrizio ZARONE con un articolato testimoniale che ha smentito episodi di singole cessioni di sostanza stupefacente contestate e presunte staffette effettuate da Napoli e con la produzione nel corso dell’esame del Comandante della Stazione dei Carabinieri dell’epoca dii Telese Terme ha prodotto un verbale di perquisizione personale e veicolare negativo, di cui non esisteva traccia agli atti del fascicolo del P. M., da quest’ultimo riconosciuto e relativo ad una perquisizione effettuata con esito negativo fermando il veicolo condotto dal TANZILLO lungo la strada Fondo Valle Sclero di ritorno da Napoli da un carico di droga rivelatosi inesistente.

 

 

 

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