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TEANO – Regionali, D’Andrea sarà candidato con De Luca. Ma solo dopo il “martirio”

TEANO – E’ inutile fare tante chiacchiere e tanti “progetti” politici. Il sindaco Dino D’Andrea sarà candidato alle regionali. E sarà lui in prima persona. Il suo nome è già scritto da tempo, nero su bianco, nella bozza di listino del presidente Vincenzo De Luca. Ma per candidarsi D’Andrea ha bisogno di diventare “martire”. Serve che il consiglio comunali lo sfiduci, lo mandi a casa. Questo eviterebbe allo stesso D’Andrea di doversi dimettere da primo cittadino. E la differenza sarebbe sostanziale. Con una sfiducia il sindaco sarebbe candidato alle regionali come “martire”, e potrebbe indossare i panni del sidicino (popolo glorioso, laborioso e opulento) capace di riscattare il paese dopo anni di abbandono. Se, invece, dovesse dimettersi per candidarsi alle regionali (come prevede la legge) allora, probabilmente, questa sarebbe una scelta non apprezzata dalla comunità che vedrebbe in D’Andrea un “traditore” che preferisce lasciare il paese nelle mani di in commissario prefettizio per poter ambire al parlamento regionale.

Lo scacco a Graziano e Zannini
La fascia tricolore di Teano sta giocando magistralmente le sue carte con un’azione ben miscelata fra teatralità e fine strategia politica. Pagano più di tutti Giovanni Zannini e Stefano Graziano. I rapporti fra Dino D’Andrea e Giovanni Zannini, negli ultimi tempi, si sono stretti anche grazie all’intermediazione di un importante imprenditore che opera nel settore dei servizi sociali. Zannini però non vuole D’Andrea in lista. Lui, Zannini, preferirebbe una donna, per questo chiede a D’Andrea di candidare la sorella o una persona di sua fiducia. Ma ciò non avverrà, sarà Dino il candidato, per buona pace di Zannini.
Il grande deluso dell’intera vicenda, tuttavia, appare essere Stefano Graziano, soprattutto considerato il suo stretto rapporto di amicizia con Pina Picierno, cugina del sindaco. In questi ultimi anni Graziano si è speso molto per Teano, assecondando ogni richiesta giungesse da D’Andrea. In cambio, chiaramente, voleva il sostegno alle prossime regionali. Sostengo che, in caso di candidatura di D’Andrea, non ci sarà.

La probabile crisi:
L’approvazione del bilancio di previsione 2020 potrebbe diventare la data del “martiro”. In quella sede, con molta probabilità la maggioranza dei consiglieri comunali sidicini, molti già in aperto contrasto con il sindaco – sidicini potrebbero bocciare l’approvazione dello strumento di previsione finanziaria.

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