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Le proprietà benefiche dell’olio CBD su persone e animali

Negli ultimi anni le proprietà della cannabis sono state rivalutate in un’ottica terapeutica e la popolarità della marijuana medica sembra crescere vertiginosamente. Sul web sono numerosi gli utenti che cercano informazioni riguardanti tutti quei prodotti ricavati dalla lavorazione della pianta di canapa sativa, tra cui creme e olii contenenti CBD.

Nonostante la cannabis online venga vista come la panacea di tutti i mali, bisogna stare attenti a distinguere l’attendibilità delle fonti da cui derivano determinate notizie. Tuttavia, non può negarsi che sia possibile riconoscere alla marijuana diverse proprietà benefiche tanto da essere in alcuni paesi utilizzata a scopo medico.

Vi sono infatti degli studi clinici, come quelli riportati nel sito di informazione sanitaria Medical News Today, che attestano la validità del cannabinoide CBD per la cura di patologie dolorose e infiammatori, nonché il suo utilizzo nei pazienti affetti da disturbi d’ansia.

CBD: descrizione della sostanza

La pianta di canapa sativa, da cui deriva la marijuana per uso medico, è ricca di componenti chimiche appartenenti al gruppo dei cannabinoidi e che risultano caratterizzate da particolari principi attivi. Tra le più conosciute vi sono il delta-9-tetraidrocannabinolo e il cannabidiolo, abbreviate rispettivamente negli acronimi THC e CBD.

Sebbene entrambi i cannabinoidi siano presenti in concentrazioni variabili nella pianta, ci sono alcune importanti differenze di cui in pochi sono consapevoli.

Il THC è la sostanza psicoattiva a cui viene conferita la famosa sensazione dello “sballo” e per tale motivo è considerata stupefacente. Al CBD sono invece attribuite proprietà rilassanti e non risulta essere pericolosa per il nostro organismo, come attestato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità riportando che il CBD è generalmente ben tollerato dall’uomo.

Per tale motivo sono state realizzate varietà di cannabis caratterizzate da un’alta concentrazione di cannabidiolo e una bassissima presenza di delta-9-tetraidrocannabinolo, con l’obiettivo di sfruttare le proprietà benefiche della pianta legate al cannabinoide non psicoattivo.

Cosa si intende per olio al CBD?

Dalla lavorazione della pianta di cannabis sativa è possibile estrarre il cannabidiolo sotto forma di essenza oleosa. L’olio che contiene questo principio attivo è chiamato olio CBD.

L’estratto è stato studiato per le potenziali capacità di alleviare i sintomi legati a particolari patologie del sistema nervoso o cardiocircolatorio ed è risultato utile nella cura di problemi comuni quali ansia, cattiva digestione e acne.

Uno studio effettuato presso l’Università del Kentucky dal Dipartimento di Scienze Farmaceutiche, mirato alla cura dell’artrite, ha riscontrato la possibile efficacia del CBD per somministrazione cutanea. Il cannabidiolo si è rivelato di aiuto nella riduzione dell’infiammazione e del dolore localizzato. L’esperimento è stato fatto su cavie animali.

E ancora, sono diverse le indagini rivolte alla cura dei disturbi alimentari tramite CBD che hanno assegnato al cannabidiolo la capacità di stimolare i recettori cerebrali legati al senso di fame e sazietà nell’uomo.

Infine, essendo il cannabidiolo una sostanza che va a operare a livello cerebrali, agendo su recettori che sono presenti nell’area encefalica di tutti gli esseri viventi, è possibile condurre studi medici tanto con riguardo alle persone quanto agli animali.

È possibile utilizzare l’olio al CBD per curare gli animali?

Come accennato in precedenza, alcune delle ricerche riguardanti la somministrazione di CBD sull’uomo, hanno dimostrato che il cannabidiolo, anche in forma oleosa, può essere efficace nel trattamento di:

  • Ansia;
  • Disturbi alimentari;
  • Malattie infiammatorie;
  • Dolore cronico.

Ad oggi, risultano ancora limitati gli studi fatti sui trattamenti al CBD per la cura di cani e gatti e altri animali, ma tra questi, risulta degna di nota una ricerca intitolata “Pharmacokinetics, Safety, and Clinical Efficacy of Cannabidiol Treatment in Osteoarthritic Dogs” e condotta presso la Cornell University.

I medici hanno cercato di valutare la sicurezza, le proprietà antinfiammatorie, e le proprietà antidolorifiche dell’olio di CBD nei cani affetti da osteoartrite. Agli animali sono state somministrate dosi di 2 o 8 mg per chilogrammo di peso corporeo. L’ottanta per cento dei cani ha mostrato un miglioramento del dolore e della mobilità.

Un altro studio ha constatato che i cani epilettici trattati con CBD, in concomitanza con farmaci specifici, hanno avuto un numero significativamente inferiore di crisi rispetto a quelli che hanno ricevuto i farmaci per l’epilessia e un placebo.

A tale proposito, la Colorado State University ha scoperto che l’olio CBD, somministrato per via orale ai cani affetti da epilessia, è più efficace di una crema o di una capsula gel. Tuttavia, sono necessarie ulteriori ricerche prima di poter trarre conclusioni definitive sulle proprietà curative dell’olio CBD o dei suoi derivati applicati alla terapia veterinaria.

Anche se oggi sono sempre di più i veterinari che prescrivono sostanze contenenti cannabidiolo per alleviare alcuni disturbi di lieve entità che colpiscono cani e gatti, nel complesso, è importante riconoscere che la ricerca sulla CBD negli animali domestici deve procedere e portare ulteriori risultati per convalidarne l’efficacia.

Poiché l’applicazione di CBD in campo zooiatrico sembra promettente, è necessario proseguire con gli studi e rendere sempre più formale una terapia potenzialmente positiva, che già riporta, nei pochi test fatti comunque ottimi risultati.

Nulla vieta, con la supervisione di un esperto, la somministrazione di olio al CBD ai propri amici a quattro zampe per aiutarli nei momenti di difficoltà.

In queste occasioni, per l’acquisto di prodotti a base di CBD ci si può rivolgere a shop specializzati come JustBob, uno degli e-commerce italiani più forniti e affidabili.