Sparanise – Comune, Martiello e la sua giunta “chiudono” la casa del Popolo. Le minoranze: intollerabile, denunciato tutti

Sparanise – La gestione del municipio sarà, a partire da oggi, “cosa loro”, “top secret”, insomma… una cosa strettamente “riservata” al sindaco Salvatore Martiello e al suo cerchio magico di fedelissimi, sempre più stretto. Lo ha stabilito lo scorso sette maggio il governo cittadino con la delibera numero 42. Incredibile ma terribilmente vero. Con l’atto in questione – con il seguente oggetto: accesso agli atti dei consiglieri comunali in materia di misure di sostegno al disagio economico generato dalla pandemia da covid 19. indirizzi agli uffici comunali – la giunta ha approvato “il differimento dell’accesso dei consiglieri comunali per tutte le informazioni e gli atti adottati in materia di misure di sostegno al disagio economico generato dalla pandemia da Covid-19 a data successiva alla cessazione dell’emergenza”.  Il sindaco Salvatore Martiello, e gli assessori Armando Giramma, Andrea Formato, Assunta Duracci e Eliana Veltre, sono i firmatari dell’atto. Una vicenda che con altissima probabilità finirà sui tavoli della Procura. Non è difficile, infatti, ipotizzare un abuso d’ufficio e una violazione dei diritti dei consiglieri comunali e, soprattutto, una limitazione delle funzioni cardini degli stessi consiglieri.
Il dubbio dei cittadini è: si tenta di trasformare la casa comunale da palazzo trasparente – quale  dovrebbe essere – in bunker inespugnabile?
Come mai la segretaria comunale avalla una cosa del genere?
Aveva ragione Renzi a voler abolire l’ormai inutile figura dei segretari comunali che appaiono sempre più appiattiti sulla necessità di assecondare le scelte dei propri sindaci?
Il prefetto interverrà?
E’ possibile sottrarre all’accesso atti pubblici, invocando imprecisate ragioni di privacy quando è noto che i consiglieri comunali sono tenuti – per legge – alla riservatezza?