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Montascale per disabili: i contributi della regione Campania


Come ammortizzare la spesa per uno strumento indispensabile per garantire l’autonomia delle persone disabili nelle proprie abitazioni e nei luoghi pubblici: ecco le principali forme di finanziamento regionale per privati ed enti pubblici.

Molto spesso le esigenze delle persone con ridotta capacità motoria richiedono – agli stessi portatori di handicap o ai loro tutori – di affrontare spese molto importanti per poter garantire autonomia e sicurezza negli spostamenti. Una di queste riguarda sicuramente l’installazione di montascale per disabili, un dispositivo di grande importanza per superare barriere architettoniche come scale e dislivelli. Laddove non ci sia spazio sufficiente per l’installazione di un ascensore, ad esempio, il montascale rappresenta il modo più immediato, sicuro ed efficiente per spostarsi negli ambienti casalinghi, da una stanza all’altra della propria abitazione, ma anche all’esterno, nei luoghi di lavoro e negli esercizi commerciali, nelle località turistiche e nelle strutture sanitarie.

Ma è innanzitutto all’interno delle mura domestiche che è di primaria importanza garantire la giusta libertà di movimento ad anziani e a disabili: non esiste luogo che possa essere pienamente considerato “casa”, se presenta disagi e ostacoli alla mobilità della persona, rendendola dipendente dall’aiuto altrui anche per le semplici azioni quotidiane. Per questo l’investimento in strutture e apparecchi che abbattano le barriere architettoniche è così importante, specialmente per i privati. D’altra parte, il singolo cittadino non sempre si trova nelle condizioni adatte per spendere ingenti somme per garantire un diritto che lo Stato garantisce costituzionalmente. Proprio per questo motivo esistono numerose agevolazioni e contributi per chi acquista e installa montascale e altri apparecchi di ausilio alla mobilità delle persone disabili. Questi contributi sono elargiti sia dallo Stato – sottoforma di detrazioni fiscali, acquisto con IVA agevolata al 4%, Bonus casa – sia dalle singole Regioni, che mettono a disposizione dei Comuni ulteriori finanziamenti da distribuire a chi ne faccia richiesta, secondo precise modalità.

Tali finanziamenti sono stati regolarizzati tramite specifiche normative, tra cui spicca la Legge Regionale n. 13 del 1989, in base alla quale ad ogni regione viene messo a disposizione un fondo appositamente indirizzato ai contributi per l’acquisto di montascale e altri impianti di ausilio alla mobilità. Ovviamente anche la Regione Campania si è adoperata in questo senso. L’entità del contributo che spetta a chi, verificato che disponga dei giusti requisiti, ne faccia richiesta varia sulla base dei fondi erogati di anno in anno dalla Regione, è proporzionale alle spese sostenute e non può superare il limite di 7101,28 euro per ogni richiedente.

 

Possono beneficiare del contributo:

  1. i disabili «con menomazioni o limitazioni funzionali permanenti di carattere motorio»
  2. i non vedenti;
  3. coloro i quali abbiano fiscalmente a carico persone con inabilità permanente;
  4. i condomini di abitazioni ove risiedano le categorie indicate ai punti 1 e 2;
  5. i centri o istituti residenziali per i loro immobili destinati all’assistenza di persone con handicap.

 

Una volta accertata la presenza di un legittimo beneficiario è necessario che il portatore di handicap oppure «l’esercente la potestà o la tutela sul soggetto portatore di handicap» presenti la domanda, con apposito modulo, presso il proprio comune di residenza. La domanda va consegnata entro il 1° marzo, ogni anno, prima che vengano effettuati i lavori e corredata di una descrizione delle opere previste e di un preventivo di spesa. La disabilità del beneficiario deve inoltre essere documentata con un certificato medico. La consegna della domanda nei giusti tempi darà diritto all’inserimento in una graduatoria che garantisce la ricezione del contributo fino a esaurimento fondi.

 

In questo modo, il prezzo di un montascale per disabili, che può variare di molto in base a diversi fattori – come scelta dei materiali, personalizzazione, dimensioni, tipologia d’installazione – ma che si attesta su cifre considerevoli, può essere ammortizzato o del tutto abbattuto da un rimborso dei fondi della Regione, sia che la spesa venga sostenuta da un singolo privato, sia che venga ripartita tra i coinquilini di un condominio, ad esempio, secondo le quote di possesso.

 

Riguardo ai luoghi pubblici, invece, la regione Campania garantisce dei finanziamenti tramite l’art. 18 della Legge Regionale n. 11, emanata nel 1984. Vi si legge che la Regione Campania, in attuazione della legge 23 dicembre 1978, n. 833, «assicura idonei interventi e servizi per la prevenzione, la diagnosi precoce, la cura e la riabilitazione degli handicaps». L’art. 18 spiega in particolare come avvengono i parziali rimborsi per le spese sostenute al fine di abbattere le barriere architettoniche, «con particolare riferimento agli edifici pubblici, ai luoghi di pubblico spettacolo, ai servizi pubblici in genere, ai mezzi di trasporto pubblico, nonché ai luoghi di lavoro e agli alloggi in cui vivono portatori di handicaps». Il meccanismo di rimborso avviene tramite assegnazioni, da parte della Regione, di appositi fondi a tutti i Comuni che ne facciano richiesta, i quali potranno attingervi per attraverso specifici piani annuali.