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SPORT – L’ AUTODETERMINAZIONE E IL CONTESTO FAMILIARE

SPORT (di Rachele Izzo) – La Teoria dell’Autodeterminazione (in inglese “Self Determination Theory”, acronimo “SDT”) studia i processi di autoregolazione della motivazione umana all’interno dei contesti sociali.

Negli ultimi decenni questa teoria è stata applicata in diversi domini, tra il quali lo sport.

L’ autodeterminazione è strettamente legata alla percezione che una persona ha all’origine del proprio comportamento, delle “cause primarie” delle proprie azioni (in termini di locus del rapporto fra causa ed effetto o locus of causality).  Essa è vista come un’esigenza innata collegata ad alcuni bisogni psicologici di base: il bisogno di autonomia, il bisogno di competenza e il bisogno di sentirsi in rapporto con gli altri.

La SDT, basandosi sulla percezione che una persona ha del locus del rapporto fra causa ed effetto di un comportamento e sui processi regolatori intervenenti, definisce l’autoregolazione come un “continuum”.

Vi sono fattori che supportano l’autonomia sulla motivazione intrinseca e lo sviluppo della regolazione autodeterminata, ma vi sono anche fattori capaci di ostacolare il naturale percorso dell’atleta verso l’autodeterminazione. Per “fattori che influenzano l’autodeterminazione” si intendono degli eventi capaci di limitare la percezione di autonomia e/o di competenza, i quali tenderanno così a diminuire la spinta dell’atleta verso la motivazione intrinseca.

Secondo i teorici dell’autodeterminazione, la percezione di competenza non è condizione sufficiente per mantenere una percezione di autodeterminazione in assenza di percezione di autonomia da parte del soggetto agente. Uno dei fattori che possono essere d’ostacolo all’autodeterminazione dell’atleta è il “contesto familiare” (oltre al rapporto allenatore-atleta e al vincere o perdere).

Vediamo come e perché il “contesto familiare” può influenzare l’autodeterminazione:

Il rapporto allenatore-atleta e il vincere o perdere sono delle determinanti motivazionali costituite da esperienze riguardanti prevalentemente l’ambito sportivo, d’altra parte non bisogna dimenticare che, specialmente in ambito evolutivo, la qualità della motivazione verso lo sport è influenzata anche dalle esperienze di ambito familiare. Infatti, gli studi nell’ambito della SDT hanno mostrato che lo stile genitoriale supportivo all’autonomia versus quello controllante influenzano la regolazione autodeterminata degli sportivi più giovani. I genitori che vengono valutati (da osservatori esterni) come più supportivi all’autonomia e più coinvolti emotivamente hanno bambini che sono maggiormente motivati in modo intrinseco. All’interno della famiglia il sostegno all’autonomia da parte dei genitori è legato alla loro empatia, al riuscire a vedere le cose dal punto di vista dei figli, al fornirgli la possibilità di scelta in ogni occasione in cui questo è possibile, all’ aiutarli ad esplorare il mondo e a comportarsi secondo quelli che sono i propri valori e interessi. Tra l’altro, le ricerche hanno testimoniato anche l’influenza della percezione del supporto all’autonomia da parte dei genitori sul livello di autodeterminazione nell’apprendimento.

 

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