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Pietramelara – Nuova antenna telefonica, carabinieri sul cantiere: lavori sospesi

Pietramelara – I carabinieri della locale stazione hanno notificato, poco fa, l’ordine di sospensione dei lavori all’impresa che sta realizzando l’impianto per un ripetitore telefonico. L’azienda non avrebbe trasmesso al municipio, come imposto dalla legge, tutta la documentazione necessaria. (guarda il video con l’intervista)
Così la macchina amministrativa, guidata dal sindaco Pasquale Di Fruscio, questa mattina ha emesso ordinanza di sospensione lavori, in attesa di chiarire l’intera procedura e di valutare il rispetto delle norme. L’atto è stato notificato, dai militari dell’arma, al dirigente del cantiere. (guarda il video con l’intervista)
Ieri si è concretizzata anche la protesta di d iversi residenti della zona allarmati dai lavori e per la messa in funzione del ripetitore. Sempre nella stessa giornata di ieri sono intervenuti anche i carabinieri che hanno verbalizzato la situazione. Alcuni cittadini hanno avviato anche una raccolta di firme a sostegno di una petizione con cui chiedono l’annullamento del progetto. (guarda il video con l’intervista)

 

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3 commenti

  1. Manila Sheehan

    A parte la regolarità amministrativa che dovrebbe essere scontata. Sembra che sfugga il concetto che le antenne servono per fare funzionare i telefoni che noi tutti utilizziamo. Noi tutti dobbiamo decidere cosa fare, o gettare via i telefoni e tornare ai segnali di fumo o al telefono fisso, compresi quelli che protestano. Oppure stabilire distanze minime dalle abitazioni maggiori di quelle consigliate dagli studi scientifici. Ma penso che il problema delle distanze sia relativo in quanto sembra che le antenne nel proprio comune non le voglia più nessuno.
    Forse chi protesta non è consapevole che senza queste antenne (Da qualche parte bisognerà pure metterle) l’Iphone da 1000 euro non funziona ?
    Mettiamo all’ingresso del comune un bel cartello:
    “Poichè ci teniamo alla nostra salute questo comune è privo di copertura per reti cellulari. Qui siamo ritornati al medio evo”

  2. Uomo primitivo

    Carissima Manila purtroppo la storia contemporanea ci sta insegnando che la direzione intrapresa non è quella giusta, quindi è normale e saggio iniziare a rivedere, se ancora siamo in tempo, tutte le ns. Abitudini di vita. Penso che se mettessero un ripetitore sotto casa tua pure tu ti preoccuperesti, oppure è più importante che funzioni il tuo telefono da mille euro?
    Magari già ti sei organizzata a stare chiusa in casa per tutta la vita?? Bella vita…….

  3. Manila Sheehan

    E’ ovvio che se la penso in questo modo certamente non sarei contrario ad avere il ripetitore sotto casa mia.
    La tecnologia non fa parte delle “nostre abitudini” la tecnologia è la nostra vita. Durante questa quarantena ci siamo salvati solo perchè avevamo un sistema di telecomunicazioni. Lei lo sa che al momento senza telefoni ed internet le non avrebbe in casa nemmeno l’acqua corrente e forse non funzionerebbero nemmeno le fognature ? per non parlare di sistema sanitario ospedali e forze dell’ordine. Le lo sa come funzionano le reti tecnologiche? Lei lo sa che la sua vita, adesso dipende completamente da queste ?
    Non sto dicendo che quello dove viviamo è il migliore dei mondi possibili ma solo che ripensare questo sistema richiederebbe decenni. Noi adesso stiamo utilizzando le scoperte scientifiche sull’elettronica e l’elettromagnetismo che sono state fatte nell’800. Per trovare alternative valide ci vorranno decenni, nel frattempo lei come comunica in caso di emergenza con i segnali di fumo ?
    Stia sicuro che la vita delle persone vale molto di più di 100 anni fa. Provi a chiede ai nostri nonni come si viveva e come si moriva facilmente quando non avevamo tutta questa tecnologia. La nostra aspettativa di vita attuale al contrario di quello che lei pensa è dovuta proprio all’elevato livello di tecnologia di oggi, senza la quale io adesso sarei già morto per una banale infezione oppuer per un infarto perchè non c’erano medicine, ospedali e telefoni con cui chiamare soccorso. Lo vada a spiegare a chi combatte con la fame e la povertà in qualche villaggio sperduto in Africa. Cordiali saluti