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Sessa Aurunca – Coronavirus, piano di rilancio socio-economico della Campania. Le proposte di Schiavone a De Luca

Sessa Aurunca – In tempo di coronavirus, le emergenze con cui si ha a che fare, sono diverse e non sono solo di carattere sanitario. Purtroppo c’è anche un altro tipo di problematica che va fronteggiata, sia durante che dopo il periodo di quarantena che tanti stanno scrupolosamente osservando: le ritorsioni del blocco sull’economia del paese. Massimo Schiavone, consigliere di maggioranza e presidente del consiglio comunale di Sessa Aurunca ha voluto dare il suo contributo all’appello lanciato dal Presidente Vincenzo De Luca a tutte le forze politiche e imprenditoriali della nostra Regione, per costruire un piano condiviso di rilancio socio-economico della Campania dopo la fase emergenziale causata dall’epidemia da Coronavirus. “Grazie anche al confronto che ho avuto con Giuseppe Ponticelli del Consorzio Turistico Balneare Baia Domizia, ho preparato alcune proposte per sostenere in particolare il comparto del turismo balneare della provincia di Caserta”, ha dichiarato il giovane consigliere. Tra le sue proposte di ripresa, ce ne sono alcune davvero incisive. “Per garantire il rispetto delle condizioni di distanziamento sociale, se verrà ritenuta necessaria la chiusura delle spiagge libere, sarebbe opportuno anziché vietarne l’accesso, trovare forme e modi di una gestione per il solo anno in corso e fino al termine dell’emergenza sanitaria diretta ai conduttori degli stabilimenti balneari limitrofi. Questi dovranno garantirne la pulizia, la presenza di personale per il Salvamento e al contempo la disponibilità di ombrelloni e sdraio gratuiti per famiglie a basso reddito, distribuiti equamente sul comune di pertinenza. Definire le possibili misure economiche compensative da destinare agli enti locali che volessero adottare politiche di dimezzamento o di riduzione delle imposte e dei tributi in capo alle attività turistico ricettive (Tari, tasi, IMU), che nell’applicazione delle prescrizioni sul distanziamento sociale, sarebbero di fatto nell’impossibilità fisica di valorizzare appieno gli spazi a disposizione. Sarebbe opportuna, inoltre, una proroga della concessione demaniale fino al 2033 da parte dei comuni. Infine, la sospensione addizionale regionale del canone demaniale Marittimo per l’occupazione e l’utilizzazione del suolo demaniale”, ha affermato Schiavone.

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