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Carinola / Sessa Aurunca – Coronavirus, producevano disinfettante irregolare: scatta il sequestro alla Cleprin. Campioni di “antimafia”

Carinola / Sessa Aurunca – La guardia di Finanza irrompe alla Cleprin di Carinola e sequestra novemila litri di disinfettante liquido per superfici e pavimenti in confezioni da 1 litro e 5 litri, nonché in piccole cisterne perché ancora da imbottigliare, e circa 74.000 panni disinfettanti monouso con relative 783 compresse di disinfettante concentrato da sciogliere. I campioni dell’Antimafia, i campioni della legalità, brillano, ancora una volta, per le irregolarità.
Deluso, sicuramente, qualche loro fans di Sessa Aurunca, consigliere comunale, che nei giorni scorsi aveva sudato sette camice per osannare, attraverso il proprio gruppo facebook,  l’impresa della Cleprin che aveva regalato all’ospedale San Rocco di Sessa confezioni di detergente. Quello irregolare, chiaramente.
Ma le sorprese non finiscono mai (quando si tratta di Cleprin). Infatti, i militari delle Fiamme Gialle, agli ordini del capitano Silverio Papis, hanno trovato anche 187 etichette attestanti le false indicazioni qualitative dei prodotti. L’ispezione è nata dopo che in alcuni negozi era stato venduto un igienizzante per mani la cui etichetta diceva che «combatte virus, funghi e batteri» (sul fronte) ed «è efficace su molti microrganismi patogeni» (sul retro); nei computer aziendali della fabbrica sono stati anche trovati i file master delle etichette. Anche le etichette sui flaconi di liquido disinfettante riportavano un numero di registrazione all’elenco dei presidi medico chirurgici, autorizzati dal Ministero della Salute, che in realtà appartiene a prodotti con composizioni chimiche differenti. Il legale rappresentante della Cleprin è stato denunciato per produzione di presidi medico chirurgici senza autorizzazione e commercializzazione di prodotti industriali con segni mendaci.

L’operazione delle Fiamme Gialle:
I militari della Compagnia di Mondragone, nell’ambito dei servizi antifrode nella produzione e commercializzazione di prodotti di maggiore richiesta in questo periodo di emergenza sanitaria, hanno ispezionato una fabbrica di detersivi e detergenti dell’alto casertano verificando la correttezza del ciclo produttivo e la regolarità delle indicazioni fornite ai consumatori sia sulle etichette dei prodotti, che sulle schede tecniche riportate anche sul sito internet dell’azienda. All’esito dei controlli si è accertato che alcune linee di prodotti definiti disinfettanti presidi medico-chirurgici erano in realtà confezionati senza le necessarie autorizzazioni ministeriali a tutela della salubrità del ciclo produttivo e della sicurezza del prodotto finale.
In particolare sono stati sequestrati oltre 9.000 litri di disinfettante liquido per superfici e pavimenti in confezioni da 1 litro e 5 litri (e in cisternette ancora da imbottigliare) e circa 74.000 panni disinfettanti monouso con relative 783 compresse di disinfettante concentrato da sciogliere. Rinvenute anche 187 etichette attestanti le false indicazioni qualitative dei prodotti. L’accesso presso l’industria è stato motivato dal fatto che nei numerosi controlli presso gli esercizi commerciali presenti sul territorio i finanzieri della Compagnia di Mondragone erano venuti a conoscenza dell’avvenuta commercializzazione di un igienizzante per mani riportante sull’etichetta delle indicazioni ingannevoli quali “combatte virus, funghi e batteri” (sul fronte) ed “è efficace su molti microrganismi patogeni” (sul retro). Al momento dell’accesso veniva quindi accertato che il produttore aveva cambiato da poco l’etichettatura, regolarizzandola, a riprova della sua consapevolezza circa l’illeceità di tali indicazioni, sebbene venivano rinvenuti nei computer aziendali i file master per la realizzazione grafica delle etichette in questione, nonché 187 etichette già stampate.
A qual punto le Fiamme Gialle hanno esteso i controlli sull’intera linea di produzione accertando che alcuni prodotti specifici definiti presidi medico chirurgici (disinfettanti per superfici) venivano confezionati senza la necessaria autorizzazione del Ministero della Salute, nonché la produzione di due nuovi disinfettanti per superfici (un prodotto liquido e un panno monouso) erano stati messi in produzione senza neanche richiedere all’Ente ministeriale la specifica autorizzazione per l’immissione al consumo. In particolare le etichette apposte sulla confezione di quest’ultimi prodotti riportavano, falsamente, un numero di registrazione all’elenco dei presidi medico chirurgici, autorizzati dal Ministero della Salute, appartenente a prodotti con composizioni chimiche differenti.
Per disposizioni del Ministero della Salute, infatti, i prodotti che vantano in etichetta un’azione di disinfezione, classificabili come prodotti “biocidi”, sono soggetti, per l’immissione in commercio, di una specifica autorizzazione che ne certifica la qualità e l’effettiva efficacia. Tale autorizzazione risulta inoltre necessaria anche per l’officina di produzione in quanto garantisce che la produzione avvenga in uno stabilimento “sanitariamente” idoneo che sia in grado di assicurare la sicurezza del prodotto per il consumatore e per l’ambiente. All’esito dell’attività di servizio, i militari della Compagnia di Mondragone, hanno sottoposto a sequestro i disinfettanti illecitamente prodotti e ancora stoccati in azienda, segnalando, alla competente A.G., il legale rappresentante dell’industria per i reati di cui agli artt. 189 del R.D. 1265/1934 (Testo Unico delle Leggi Sanitarie) e 517 C.P. per la “produzione di presidi medico chirurgici senza autorizzazione” e la commercializzazione di prodotti industriali con segni mendaci”. L’attività di servizio svolta testimonia gli sforzi operativi posto in essere dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Caserta per assicurare un presidio di sicurezza e di legalità economica nell’attuale contesto di emergenza sanitaria e per contrastare ogni insidiosa forma di illecito commercio di prodotti attinenti alla prevenzione sanitaria.

 

 

 

 

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