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Teano – Coronavirus, Gliottone boccia D’Andrea: non sei Moscati. Fai solo show

Teano –  L’ex consigliere comunale di minoranza, Claudio Gliottone, nella vita medico, boccia l’azione del suo collega Dino D’Andrea – sindaco di Teano – e soprattutto critica la fascia tricolore per aver utilizzato una situazione di emergenza per farsi pubblicità. La vicenda è quella relativa alla donna di Casale di Teano che gravata da febbre forte e crisi respiratoria (sintomi compatibili con il contagio da coronavirus), non trovava posto in alcun ospedale.  Ancor più, Gliottone mette in dubbio tutte le cose dette da D’Andrea, in particolare l’utilizzo dei farmaci utilizzati.
Gliottone scrive:  “…. Il medico Antonio Moscati, proclamato solamente e semplicemente Santo non amava farsi riprendere quando nascondeva soldi sotto i cuscini dei malati per permettere loro di acquistare le necessarie medicine.  Un po’ di differenza dal Sindaco Medico D’Andrea, senza il cui intervento, leggiamo sulla stampa, per la povera Gaetana, “ora si racconterebbe un’altra storia”  perché questo valoroso Superman “davanti alla richiesta di aiuto del figlio dell’anziana paziente ha “comprato” una bombola di ossigeno e le medicine necessarie (le stesse che sta usando lo scienziato Ascierto) ed ha consegnato tutto al figlio spiegando come curare la donna” e, aggiungo io, l’ha letteralmente strappata dalle mani di Ade! Ovviamente, da mente lungimirante qual è, non ha dimenticato di allertare all’istante una squadra di foto – cine  – operatori che riprendesse ed immortalasse l’evento da dare puntualmente ai media.
Lungi da me la volontà di sminuire il grande valore umano del gesto, ma a me, medico ben più modesto dei succitati, risulta: in primis, che la signora proveniva dal PS di un ospedale per una contusione provocata da caduta accidentale, e riportata a casa dopo le cure e gli accertamenti del caso, che non mostrava attinenza alcuna con una infezione da coronavirus; in secundis, che la bombola dei ossigeno sia stata regolarmente prescritta dal suo medico curante in mattinata; in terziis, che non si sia potuta attuare la terapia “biologica” di Ascierto, sia perché non vendibile in farmacia, sia perché costosa, ma soprattutto non di tale miracolosità da garantire il risanamento nel giro di poche ore.  Una grossa bufala nella quale emerge solo il delirio di grandezza e di onnipotenza di chi l’ha vissuta; una bufala nella quale il comportamento degli attori è al limite, se non abbondantemente oltre, ogni etica professionale che, per essere medico da 45 anni, mi sento in dovere di difendere a spada tratta per non lasciar  ulteriormente sputtanare una professione che fu di Pasteur, di Jenner, di Koch, di Barnard, di Cardarelli, di Moscati, di Valdoni e via discorrendo. Ma che è soprattutto la espressione più pura ed efficace della silenziosa solidarietà umana, senza alcun bisogno di ampollosi promoter”.

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un commento

  1. Alfonso De Monaco

    Concordo pienamente con il dott.re Claudio Gliottone: tutti gli Operatori della Sanità danno senza chiedere o mettersi in mostra poiché questo è il nostro lavoro, o meglio, la nostra missione.