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Borsa, i rischi di investire in questo momento con il coronavirus

Per le Borse è un momento molto particolare. La chiusura delle attività produttive in Paesi come l’Italia, la Cina, gli Stati Uniti e altri che in condizioni normali rappresentano un importante motore per l’economia globale, si sta riflettendo in maniera drammatica sulla tenuta dei titoli azionari, sulle valute e sugli altri asset che sono oggetto di contrattazioni giornaliere sulle maggiori piazze mondiali.
La volatilità che ne consegue, può rappresentare un forte incentivo verso i trader più ardimentosi, costretti dal canto loro a operare telematicamente, per evitare pericoli di contagio, ma anche un rischio di non poco conto.

Complicato capire cosa accadrà

Nel corso delle ultime settimane le piazze finanziarie hanno accusato perdite fortissime, con una svalutazione degli indici azionari mai vista neanche nei momenti peggiori del passato secolo. A fare paura agli investitori è in particolare l’imprevedibilità degli eventi.
Non si sa ancora se il Covid 19 possa essere sconfitto in tempi ragionevoli, con molti esperti sanitari che affermano la necessità di una chiusura prolungata delle attività economiche. Uno scenario che fa paura, anche perché l’autorità politica si sta mostrando sin troppo ondivaga. Risultato di questo, le quotazioni della Borsa oggi sono altalenanti come mai nella storia.

I dissidi politici si riflettono sul mercato azionario

Nel corso delle ultime ore, peraltro, a trainare in basso le Borse sono stati i dissidi evidenti tra repubblicani e democratici in relazione agli stimoli economici proposti da Donald Trump. L’opposizione, in particolare, rimprovera l’inquilino della Casa Bianca di privilegiare le grandi corporation, dimenticandosi delle piccole imprese e dei tanti lavoratori a basso reddito. I quali potrebbero trovarsi ben presto di fronte a scenari da incubo.
Secondo alcuni analisti, infatti, la disoccupazione negli Stati Uniti, in caso di serrata prolungata, potrebbe decuplicarsi, passando dall’attuale 3 ad un terrificante 30%. Una situazione tale da minare quindi alla base l’intero sistema economico a stelle e strisce.

L’UE verso il peggior risultato di sempre

Lo scenario che si prefigura per l’Eurozona è poi, se possibile, ancora peggiore. Secondo Bloomberg, nel primo trimestre dell’anno il calo del PIL in ambito UE si attesterà al 3%. Mentre il secondo trimestre dovrebbe vedere una contrazione nell’ordine del 2,4%. Per effetto del mixarsi di questi due risultati, l’eurozona si appresta a dare vita al peggior risultato della sua storia.
Come si può facilmente capire, la situazione è molto delicata. Tanto che in condizioni “normali” potrebbe indurre più di un investitore a scommettere su una ripresa in tempi non troppo lunghi. Il problema vero è, al momento, che nessuno può prevedere cosa accadrà nelle prossime settimane. Se il coronavirus non dovesse attenuare la sua morsa, l’attuale desolazione potrebbe addirittura mutarsi in uno scenario da incubo. Tale quindi da sconsigliare mosse avventate sul proprio patrimonio personale.