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Sessa Aurunca – Zeza Sancarlese, oltre lo spettacolo le opinioni di turisti e cittadini

Sessa Aurunca (di Mariagrazia Ventre) – Si è tenuta, domenica 23 febbraio, la manifestazione programmata per il Carnevale 2020 della Pro Loco Sancti Caroli a San Carlo. La manifestazione cerca di riportare in auge le antiche tradizioni, a volte calpestate e non apprezzate dalle nuove gerazioni e, affinché ciò non accada, la Pro Loco tenta, ogni anno, di far avvicinare sempre più giovani al culto del passato. (guarda il video con le interviste)
“La Zeza” e “la cantata dei mesi” sono ormai rappresentazioni conosciute in quasi tutto il territorio meridionale, ogni città ha però una sua interpretazione. “La Zeza” e “la cantata dei mesi” sancarlesi sono però particolari in quanto, oltre ad avere le parti originali della farsa napoletana/calabrese, al momento della loro rinvenuta, mancavano di alcune parti, soprattutto nella “cantata dei mesi”. (guarda il video con le interviste)
Giovani sancarlesi dell’epoca (si parla del ’76) hanno, quindi, inventato queste parti mancanti, rendendo il carnevale a San Carlo ancora più “sancarlese”, poiché in nessun altro posto d’Italia le battute combaciano con quelle della piccola comunità. Tra i vari personaggi, le cantate e le ballate, abbiamo intervistato alcuni protagonisti, visitatori e cittadini per sapere la loro sulla tradizionale manifestazione carnevalesca. (guarda il video con le interviste)

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