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Piedimonte Matese – Lavoratori struttura sanitaria da 5 mesi senza paga, lo sfogo di un dipendente: i danni più gravi per i nostri figli

Piedimonte Matese – “Sono senza auto perché non posso pagare l’assicurazione, la mia famiglia è senza riscaldamento perché non posso pagare, non posso pagare utenze. Insomma sono un fallito pur lavorando onestamente”. E’ lo sfogo di un lavoratore da mesi senza paga.  Da cinque mesi non percepiscono lo stipendio e non possono nemmeno lamentarsi. Hanno famiglie da mantenere, figli da mandare a scuola ma a nessuno importo. Hanno interessato anche la politica, quella dei piani più alti, ma tutti, finora, hanno fatto finta di nulla. Circa una trentina di lavoratori, in gran parte Operatori Sanitari, che prestano servizio presso la LC Matese e vantano cinque mensilità. Sono assunti da una cooperativa – la Gestione & Sol con sede in Roma. Essa dovrebbe provvedere al pagamento delle spettanze; la stessa dovrebbe ricevere pagamenti dalla LC Matese che a sua volta dovrebbe riceverli dall’Asl. Di certo una trentina di famiglie sono senza reddito da mesi. E’ già capitato altre volte. E probabilmente continuerà a capitare. Ci scrivere proprio uno dei lavoratori che ha inteso manifestare tutta la propria amarezza sottolineando che gli effetti più negativi vengono subiti dai figli:
“sono una persona di mezza età, normale, e come tante ricco di antichi valori quali onestà, lavoro famiglia. Personalmente in circa 25 anni di lavoro ho fatto solo 20 giorni di malattia questo per dirvi che sono un gran lavoratore. Purtroppo vivo in una regione ed una Nazione che ha sempre penalizzato chi lavora e privilegiato il disonesto. Per l’ennesima volta mi trovo ad avanzare cinque mesi di stipendio, quindi pur lavorando mi trovo ad affrontare i disagi più assoluti. Senza autovettura perché ho l’assicurazione scaduta, senza riscaldamento e tante bollette scadute. In 25 anni di lavoro risulto cattivo pagatore per i ritardi dei pagamenti avanzati e tanti pagamenti di tasse sospesi per non essere stato capace di pagare. In pratica lavorando duramente sono un fallito. Questo è tutto. Sono anche padre, e proprio sui figli ricadono le conseguenze più gravi. Le conseguenze di avere un padre onesto. E’ inutile descrivere l’azienda perché sono tutte uguali, inutile segnalare le difficoltà a politici, enti, assessori prefettura, ispettorato di lavoro la musica e sempre la stessa. Chiami i responsabili chiedendo ciò che ti spetta e la risposta è sempre la stessa: mi minacci? Fai le tue scelte! Vai dall’avvocato!  Quello che sento di dire una sola parola: vergogna. La vergogna che si prova a vivere onestamente nella mia Regione”

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