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PIEDIMONTE MATESE – Questione “assegni di cura”: perché l’ erogazione degli assegni a febbraio 2020 non è ancora avvenuta?

PIEDIMONTE MATESE – Ieri sera, presso il circolo del Partito Democratico di Piedimonte Matese, si è tenuto un incontro di chiarimento e informazione sulla questione “assegni di cura”. Sono intervenuti diversi amministratori  dei Comuni ricadenti nell’ambito CE 4 per le Politiche sociali, oltre a Daniele Romano Presidente regionale FISH, il Segretario di circolo, i componenti del Direttivo e della Segreteria. È stato chiarito che, nell’ambito CE 4, vi sono 51 percettori di assegno di cura, persone con grave disabilità che sono destinatarie di questa misura sociale, allo scopo di alleviare le onerose necessità che il loro stato di salute comporta. Queste 51 persone e le loro famiglie, purtroppo non hanno avuto l’erogazione loro spettante, per l’anno 2018.
Il comune di Piedimonte Matese, ente capofila, che gestisce la rimessa regionale finalizzate a pagare tali assegni, per tutto l’ambito CE4, formato dai 31 comuni della nostra area territoriale, ha dichiarato di non poter procedere al pagamento di questi, agli aventi diritto, al seguito del dissesto finanziario dichiarato dall’ente. Dall’analisi delle documentazioni portate in assemblea dalla FISH appare che la rimessa regionale che presiede al pagamento degli assegni è certamente avvenuta, come da riscontro chiesto in Regione Campania e che questa è stata accreditata al comune di Piedimonte, prima della dichiarazione di dissesto nel gennaio 2019. Inoltre, è stato chiarito che la mancanza del conferimento all’ambito CE 4 di alcuni fondi di compartecipazione, che tutti i 31 comuni devono versare al fine di determinare il fondo unico d’ambito, non può inficiare il pagamento degli assegni di cura, in quanto la rimessa regionale, pur essendo parte di questo fondo unico, è vincolata e finalizzata espressamente al pagamento degli stessi. Quindi perché gli assegni non sono stati pagati a suo tempo e soprattutto perché tale erogazione a febbraio 2020 non è ancora avvenuta? L’amministrazione di Piedimonte asserisce che il fondo, a seguito del dissesto finanziario, dichiarato nel gennaio 2019, è nelle competenze dell’organo straordinario di liquidazione e alla relativa CSL che gestisce la spesa, secondo le regole stabilite per gli enti in dissesto, ma detto Organismo ha fatto sapere con esplicite comunicazioni che i fondi regionali finalizzati non gli sono stati mai trasferiti dal comune di Piedimonte Matese.
Per chiarire da chi e come tale fondo debba essere gestito al fine di sanare le inadempienze, il Presidente Romano e i molti amministratori convenuti, a cui si aggiungono gran parte dei sindaci del territorio, hanno proposto istanza al Prefetto, onde avere chiarimenti in merito, anche con la presenza dei funzionari che stanno gestendo il dissesto di Piedimonte e avviare a soluzione questo grave problema, che lede il diritto alla salute di tante persone.
 Il Partito Democratico di Piedimonte Matese seguirà la situazione e interesserà della problematica anche i propri rappresentanti nelle istituzioni locali e nazionali, al fine di velocizzare il necessario chiarimento e il riconoscimento dei diritti.

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