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ARCE / CASSINO / TEANO – Omicidio Mollicone, i difensori sollevano dubbi sul capo di imputazione (il video con le dichiarazioni dei Mottola)

TEANO – Gli avvocati difensori della famiglia Mottola e del maresciallo Quatrale, hanno sollevato dubbi sulla formulazione di alcuni capi di imputazione a carico dei loro assistiti. La questione complessa ha spinto il giudice a rinviare l’udienza di circa una settimana per permettere al pubblico ministero di rispondere ai dubbi sollevati dalle difese. (guarda il video con le dichiarazioni dei Mottola)
“Serena Mollicone è morta nella caserma dei carabinieri di Arce e, secondo gli inquirenti, ad ucciderla fu Marco Mottola”. L’ex maresciallo dei carabinieri Arce, Franco Mottola e suo figlio   Marco, respingono ogni accusa evidenziando le tante lacune dell’inchiesta. Tutto nasce da una super perizia che, pochi mesi fa, avrebbe scoperto micro frammenti di legno rinvenuti, nel corso dell’autopsia svolta a Milano, sotto il nastro adesivo che avvolgeva mani e piedi della diciottenne morta nel 2001. Per la morte della ragazza sono indagati l’ex comandante della stazione di Arce Franco Mottola di Teano, la moglie Anna, il figlio Marco, l’ex vice comandante della stazione  Vincenzo Quatrale e l’appuntato Francesco Suprano.  Sul delitto avvenuto ad Arce (in provincia di Frosinone) nel 2001 indaga la procura di Cassino. (guarda il video con le dichiarazioni dei Mottola)

 

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