Mignano Montelungo – Sindaco sotto processo, maresciallo della Finanza conferma accuse

Mignano Monte Lungo – E’ stata una udienza importante quella di oggi nel Tribunale di Cassino nell’ambito del processo a carico del sindaco di Mignano Montelungo, Antonio Verdone. Sul banco dei testimoni è salito un sottufficiale della Guardia di Finanza che condusse le indagini sul caso. Davanti ai giudici l’investigatore ha confermato le conclusi tratte durante l’inchiesta. Si tornerà in aula il prossimo maggio 2020, quando saranno sentiti altri testimoni della Pubblica Accusa.

La vincenda:
Antonio Verdone  è davanti ai giudici per il processo ordinario per rispondere delle accuse di peculato e di aver chiesto, in comune, rimborsi spese alterati.  Avrebbe dichiarato di aver presenziato a diverse manifestazioni, molte delle quali anche fuori zona per poter ottenere il rimborso chilometrico. Ma la Guardia di Finanza di Sessa Aurunca ha accertato che Verdone a quelle manifestazioni non avrebbe mai partecipato. In alcuni casi ha delegato qualche suo vice, in altri non vi è stata traccia del comune di Mignano. Il caso più eclatante riguarderebbe la richiesta di rimborso spese per circa 800 chilometri percorsi da Antonio Verdone per prendere parte ad una manifestazione organizzata in un paese alle porte di Roma. Facendo due conti la Guardia di Finanza si è resa conto che era stato dichiarato il triplo dei chilometri in realtà percorsi. Un altro aspetto sul quale il Procuratore ha ravveduto il reato di peculato e truffa è quello riguardante il presunto utilizzo del primo cittadino, dipendente unitamente alla moglie della comunità Montana di Monte Santa Croce, della macchina dei vigili urbani di Mignano con annesso autista. Per poter raggiungere il posto di lavoro il sindaco Verdone avrebbe quindi utilizzato un mezzo dello Stato. Queste, in sostanze, le accuse che hanno portato la fascia tricolore mignanese sotto processo. Accuse che il sindaco Antonio Verdone, ha sempre respinto con determinazione dichiarandosi innocente rispetto ai fatti contestati