Ultim'ora

Vairano Patenora – Liceo, la dirigente Sapone permette una “lectio magistralis” sulla Turbogas. Poveri ragazzi

Vairano Patenora – La funzione principale di ogni istituzione scolastica è quella di fornire – in ogni circostanza e per ogni argomento trattato nell’ambito dell’attività scolastica – allo studente nozioni scientificamente corrette, spiegate da personale a ciò preposto e di indiscutibile preparazione relativamente all’argomento trattato.  La dirigente scolastica del Liceo Da Vinci, Antonietta Sapone, ha permesso, ieri 23 gennaio 2020, ad alcuni esponenti di un comitato nato per contrastare la realizzazione della turbogas di Presenzano, di spiegare (anche se spiegare appare una parola davvero esagerata) ai ragazzi le problematiche (secondo il loro punto di vista) connesse all’impianto stesso.
La “lectio magistralis” degli attivisti si è snodata lungo concetti racchiusi all’interno di un opuscolo (realizzato dallo stesso comitato) nel quale emergono alcune macroscopiche inesattezze:

  • “La Turbogas di Presenzano genererà NOx, ossia un miscuglio di ossido di azoto (NO) e biossido di azoto (NO2) particolarmente nocivo che ricadrà sulle nostre teste provocando seri problemi di salute di vario tipo: respiratorio, cardiovascolare, neurologico, immunologico, ematologico e riproduttivo fino alla morte”
  • “In un territorio ad alta vocazione agricola come l’Alto Casertano, la costruzione di un impianto come una Turbogas significherebbe la fine di molte piccole aziende agricole locali, che si vedrebbero ridimensionata la valutazione qualitativa dei loro prodotto con conseguente picchiata del prezzo di vendita”
  • “E’ emerso che in Campania generiamo più energia elettrica di quello che serve”
  • “La Turbogas sfrutterà le acque del Volturno per il suo funzionamento, innescando gravi conseguenze su flora e fauna”

Basterebbe già questa ultima affermazione per dimostrare l’inaffidibilità dell’informazione fornita agli studenti. Infatti la Turbogas non sfrutterà affatto le acque del Volturno ma sarà dotata di un proprio pozzo con consumo limitato di acqua in quanto la stessa sarà utilizzata solo per reintegrare le perdite fisiologiche derivanti dal ciclo di produzione. L’impianto infatti sarà dotato (come da progetto) di un condensatore ad aria a ciclo chiuso che, non impatta sull’umidità della zona. E’ dimostrabile, attraverso le fonti più diverse, studi ed esperti (autentici), quanto tali affermazioni siano infondate.
Ma, la cosa più grave, appare che l’intervento presso l’Istituto Leonardo Da Vinci è stato condotto in assenza di professionalità in possesso di comprovate competenze tecniche e scientifiche utili ai fini di un dibattito trasparente e proficuo. Nell’ambito scolastico, ove obiettivo principale e fondamentale è la formazione non solo culturale ma anche etica delle nuove generazioni, la diffusione di informazioni scientificamente sostenute fornirebbe gli strumenti utili per la creazione di coscienze critiche ma scevre da condizionamenti ideologici. Eventi di confronto vanno sollecitati, soprattutto tra i giovani, i nuovi cittadini con l’obiettivo che la partecipazione trasversale, scientifica, tecnica possa dotarli degli strumenti utili in grado di consentire una valutazione chiara ed oggettiva dei temi rappresentati, evitando invece un loro coinvolgimento da ignari strumentalizzati. La dirigente del Liceo Da Vinci, Sapone, rifletterà su questi aspetti e farà tesoro per evitare “distrazioni” future?

Guarda anche

PIETRAMELARA – Tragico incidente: la città piange Riccardo. Domani avrebbe festeggiato le nozze d’argento

Pietramelara – La tragedia si è consumata la notte scorsa intorno alle ore 23 lungo …