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PIGNATARO MAGGIORE – Giunta, il dilemma del sindaco Cuccaro

PIGNATARO MAGGIORE – Lo strappo creato all’interno della maggioranza, da quattro consiglieri comunali fra cui il vicesindaco e due assessori, pone al primo cittadino, Raimondo Cuccaro, un grosso dilemma. Il sindaco deve decidere se revocare ogni delega ai “dissidenti” oppure se far scivolare ogni cosa.
Una parte dei sostenitori di Cuccaro vorrebbero una presa di posizione netta da parte del primo cittadino, capace di dare un forte segnale a chi sta mettendo in discussione l’unità del gruppo di maggioranza.
Ci sono altri, invece, che ritengono il gruppo creato da Valente come un fuoco di paglia, quindi, non capace di produrre effetti significativi.
L’ultima fetta dei sostenitori di Cuccaro, inoltre, punta l’indice contro l’attuale capogruppo di maggioranza, Pier Nicola Palumbo, quale unico responsabile della spaccatura.

La difesa di Palumbo
Tirato in ballo dai tre Consiglieri comunali che hanno abbandonato il gruppo consiliare de “La Svolta” per entrare a far parte del gruppo creato dal Consigliere Giorgio Valente, “Coerente per la Svolta”, il capogruppo Pier Nicola Palumbo non ci sta a vestire i panni del “capro espiatorio” e attacca il vicesindaco Francesco De Rosa e i due assessori Daniele Luigi Palumbo e Cesare Cuccaro, chiarendo la vicenda dal suo punto di vista. “ La situazione politica determinatasi in seno al Consiglio Comunale di Pignataro Maggiore con la fuoriuscita dal gruppo consiliare “La Svolta” del vice-sindaco Francesco De rosa e degli Assessori Cesare Cuccaro e Daniele Luigi Palumbo, avvenuta utilizzando e in parte screditando la vita professionale del sottoscritto nonché capogruppo di maggioranza consiliare in maniera pretestuosa e strumentale, è una vicenda, anche e soprattutto umana, che mi ha lasciato profondamente sorpreso ed amareggiato e rispetto alla quale mi trovo costretto, mio malgrado, ad intervenire anche in forma pubblica.
In pratica mi pare di capire che la maggioranza della Giunta Comunale di Pignataro Maggiore, cioè  la maggioranza delle persone che da due anni hanno nelle mani il governo e le sorti amministrative dell’Ente, pur affermando che l’organizzazione politica del gruppo consiliare ha sempre seguito un percorso virtuoso e positivo, permeato di stima collettiva e di rispetto personale, ha ritenuto però che in questa fase dell’azione amministrativa il problema primario e forse unico del gruppo di maggioranza, tanto grave da meritare addirittura l’adesione ad un gruppo consiliare diverso.

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