Ultim'ora

Si chiama Solidarietà e ha il sorriso di chi ama “per sempre”, non solo a Natale. Ecco dove abita. (VIDEO)

C’è un tempo dell’anno in cui l’amore per gli altri, il piacere del dono, lo scintillio degli sguardi che raccontano la speranza, diventano tradizione. E si rinnova la festa, da duemila anni, con i colori del Natale che vestono il mondo di amore, generosità e fratellanza, a qualsiasi religione ciascuno appartenga. Eppure c’è un filo continuo che unisce le persone in quel sentimento, e va ben oltre il Natale. Quel filo si chiama solidarietà e unisce da anni la Campania alle favelas della Repubblica Dominicana, ai villaggi di Burkina Faso in Africa, ed a tantissime associazioni che si occupano di beneficenza coltivando ogni giorno la gioia reciproca del dono.
E le persone che intessono quel filo hanno i volti e i nomi della Microsite di Caianello, azienda del gruppo MSW Call Center divenuta in meno di vent’anni il punto di riferimento per clienti come TIM, Fastweb, Vodafone, e altri colossi del mercato nazionale ed estero, e che vanta due primati ai quali tiene più di ogni altra cosa:

  • essere l’unica azienda italiana che punta al benessere dei suoi dipendenti  ancor prima di investire sull’interazione con i clienti finali;
  • essere il primo call center che si dedica a progetti di cooperazione e sostegno in favore dei paesi in via di sviluppo, con un focus puntato sui

Guarda il video clicca qui.

Due volti della stessa medaglia che irradia benessere da una squadra di “professionisti” specializzati nell’individuare la soluzioni oltre ogni problema, motivati da quel senso di responsabilità che spinge in aiuto e ripaga con le emozioni infinite del sentirsi utili. Una mano tesa al mondo, partendo dai bambini delle favelas della Repubblica Dominicana ai quali cinque anni fa donarono libri, quaderni, pastelli e tutto quanto necessario a garantirgli il diritto allo studio e alla crescita personale lì dove in crescita c’è solo povertà ed esclusione.
E poi in Africa, da tre anni, nella piccola oasi sperduta tra i villaggi poverissimi della Repubblica del Burkina Faso. Lì ogni di sera quei pochi giovani studenti che possono permettersi le spese di un viaggio di due ore per raggiungere la capitale, danno appuntamento agli altri trecento del villaggio per condividere e “donare” la lezione del giorno appresa a scuola, affinché tutti possano accedere almeno all’esame finale.
La stessa oasi che la mattina, soprattutto nella pericolosissima stagione delle piogge, diventa ricovero e asilo per oltre ottanta bambini soli,ed è casa d’accoglienza per le oltre quaranta ragazze madri accudite e sostenute da una suora di Matera.
Quell’oasi, grazie alla generosità delle donne e degli uomini Microsite, oggi usufruisce di due pozzi e di un impianto fotovoltaico da 15 Kilowatt che alimenta l’intero villaggio con un risparmio economico che lì significa vita. Una vita che la squadra Microsite ama guardare negli occhi, come hanno fatto lo scorso novembre  sette ragazze Microsite volate in Africa per dare una mano e per guadagnare a quelle donazioni il calore degli abbracci che arricchiscono tanto di più sia chi riceve sia chi porge.
Un rituale silente ed appassionato che si ripete ogni giorno, quando la squadra Microsite diventa famiglia per chi stenta a fare la spesa ed a pagare le bollette, per chi perde un tetto sotto cui dormire, o per chi ha semplicemente il diritto di giocare e socializzare, come i giovani di Caianello ai quali la Microsite ha restituito, illuminato e allestito di giostrine e campi di volley e basket, l’area della chiesa del paese.

Guarda anche

SESSA AURUNCA – Ospedale, 397 cittadini si uniscono al comitato per difendere il diritto alla salute

Sessa Aurunca – Siamo felici di annunciare il successo straordinario della nostra prima giornata di …