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Castel Volturno / Mondragone – Abusi su una minore: santone assolto, la madre condannata

Mondragone / Castel Volturno – Erano accusati, a vario titolo, di violenze fisiche e psicologiche ai danni della figlia, necessarie per “curare” un fratello disabile. La madre e un uomo, definito nelle indagini, “santone” erano sotto processo. Oggi è stata emessa la sentenza che assolve l’uomo e condanna la donna. Vella Filomena è stata condannata a 2 mesi di reclusione con il beneficio della pena sospesa. Assolto Nerri Antonio per che il fatto non sussiste. I due imputati sono difesi dall’avvocato Gabriele Gallo.

Il fatto:
La madre e il “santone” finiscono sotto processo per i fatti accertati dai carabinieri nel 2015. Fu proprio la vittima, dopo l’ennesima lite con la madre a scappare di casa per raggiungere la caserma dei carabinieri ai quali raccontò la terribile storia. La ragazzina denunciò la costante presenza, nella sua casa, di un uomo, amico di famiglia, che la madre appellava come “santo” e al quale aveva praticamente affidato la cura di un figlio con gravi problemi di salute. Cure che l’uomo attuava attraverso pratiche esoteriche. Tutto il nucleo familiare era costretto a vivere in un clima surreale  e di mistificazione della realtà, un sistema di vita mortificante  e lesivo della libera autodeterminazione. La ragazzina era costretta anche a sopportare violenze fisiche come schiaffi al volto e graffi sulle braccia; violenze necessarie, secondo la madre e il suo amico “santo”, per favorire la guarigione del fratellino malato. In altre occasioni, invece, la fanciulla fu costretta anche a sopportare abusi sessuali da parte del “santone”. Dopo le indagini condotte dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, è partito a processo a carico dei due imputati che si ritrovano davanti al giudice del tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Nelle vicende sarebbe coinvolto anche un altro fratello della vittima, poco più piccolo di lei. Il ragazzo però non avrebbe confermato le accuse della sorella contro i due imputati. Al contrario avrebbe riferito che i litigi nascevano dalla difficoltà che la madre incontrava nel gestire la ragazza.

 

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