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GIOIA SANNITICA – Interdittiva Antimafia,  Nova Ecology: ci riteniamo vittime e danneggiati da errori ed illegittimità

GIOIA SANNITICA –   “Avendo letto su varie testate giornalistiche su carta ed online, articoli a commento della notizia della emissione di misura interdittiva nei confronti della nostra società nei quali, viene data una versione errata se non distorta dei fatti, riteniamo necessario un chiarimento principalmente a tutela della immagine e della onorabilità della società e delle persone che la compongono.   Dalla lettura serena e senza condizionamenti del provvedimento adottato dalla Prefettura di Napoli, emerge chiaramente che la circostanza che la compagine sociale sia sostanzialmente di carattere familiare non è stato in alcun modo nascosto, né ha in qualche modo inciso nell’adozione del provvedimento, che ha riguardato, non l’assetto proprietario, ma la figura dell’Amministratore Unico, per fatti di natura amministrativa e contabile risalenti a decenni orsono, quando lo stesso era Dirigente del Comune di Caserta, che  non hanno portato ad alcun provvedimento di natura penale e, comunque,  nulla hanno a che vedere con fenomeni di criminalità organizzata.  Non avevamo nessuna necessità di nascondere la natura familiare dell’assetto societario, né la sua riconducibilità al precedente assetto societario, anche perché tale assetto societario è stato oggetto di approfondita disamina da parte del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Sezione Misure di Prevenzione, che con con il decreto n. 30/19 del 06/02/2019 (di cui estratto in allegato),   ha  rigettato la richiesta di nomina di commissario giudiziale da noi stessa avanzata per potere proseguire l’attività, ma solo e solamente perchè ha ritenuto non sussisterne affatto i presupposti, il Tribunale ha infatti così motivato la sua decisione: in specie, difetta il profilo di agevolazione da parte della Nova Ecology srl rispetto al clan camorristico dei casalesi, che non può qualificarsi nemmeno come ‘occasionale’, e non sussistono circostanze di fatto da cui desumere il pericolo concreto di infiltrazioni criminali idonee a condizionare le scelte operative della società… Quanto ai pretesi rischi di avvicinamento a contesti di criminalità organizzata, è da dirsi che la motivazione articolata dalla Prefettura risulta assolutamente apparente e priva di contenuti concreti: invero, agli atti manca qualsiasi -sia pur embrionale- spunto istruttorio connesso a rapporti di parentela, frequentazione o contatto, anche solo indiretto, dei soggetti coinvolti nella gestione della s.r.l. (ma anche dell’originaria s.as.) con la camorra casalese.”   E’ evidente, quindi, che, stante le motivazioni innanzi riportate, risulta assolutamente fuorviante l’enfasi data da alcuni titoli della stampa alla circostanza che la Nova Ecology srl conservi sostanzialmente l’assetto proprietario della Termotetti sas, quasi come questo fosse valida motivazione per l’adozione di un provvedimento interdittivo, che è e rimane comunque errato ed illegittimo. Ci riteniamo vittime e danneggiati da tali errori ed illegittimità, per le quali produrremo le opposizioni nelle sedi deputate, ma ancor più ci sentiamo offesi dalle interpretazioni altrettanto errate che vengono date in pasto alla pubblica opinione che colpiscono oltre che l’immagine ed gli interessi aziendali, l’immagine e l’onorabilità delle persone che la compongono.  Invitiamo, quindi, gli organi di stampa ad una serena ed equilibrata lettura della vicenda che eviti ulteriori danni ed offese alle parti coinvolte”.
(nota Nova Ecology srl)

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