SESSA AURUNCA – L’ipotesi è terribile e agghiacciante: potrebbe essere stata scoperta mentre rubava in qualche proprietà privata della zona e uccisa. Poi gettata nel Garigliano nel tentativo di far sparire il corpo. La donna ritrovata cadavere nel fiume – Verginica Vinatoru, nata in Romania il 12 aprile 1968 – era nota alle forze dell’ordine. Era stata più volte arrestata (nel periodo compreso fra il 2014 e il 2015) per furto e reati contro il patrimonio.
Per questo era censita in banca dati e per questo è stato possibile, attraverso le impronte digitali e una scrupolosa attività investigativa, identificarla.
Allora l’ipotesi dell’omicidio diventa forte se si ragione (come fanno, purtroppo, in tanti) che lei era una ladra sola e indifesa. Potrebbe essere stata “giustiziata” in virtù di quel diritto di difendere la propria casa e i propri beni? Ma vale davvero tanto poco una vita umana?
Tanto lei era un niente, lei era una senza tetto che girovagava nella zona compresa fra Minturno, Cellole e Sessa Aurunca. Lei era carne da macello. Lei era una delle tante donne dell’Est Europa attirate in Italia dal miraggio di una vita migliore, più dignitosa e finita, invece, sotto i ponti senza più dignità e senza più nemmeno un sogno da inseguire.
Chiaramente è solo una terribile ipotesi. La speranza è che presto la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, attraverso i carabinieri della compagnia di Sessa Aurunca, sappiano fare luce sull’interra vicenda, con la speranza che la terribile ipotesi dell’omicidio possa restare una mera fantasia.
Tagscadevere nel garigliano cellole minturno sessa aurunca verginica vinatoru
Guarda anche
Teano / Sessa Aurunca / Roccamonfina – Schianto nella notte, due giovani feriti
Teano / Sessa Aurunca / Roccamonfina – L’incidente è avvenuto nella notte fra venerdì e …