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Cancello ed Arnone – Vaccini “vietati” alle bufale, assolto allevatore. Per lui un maxi indennizzo

CANCELLO ED ARNONE – Assolto B.B., 43enne titolare di un’allevamento zootecnico a Cancello ed Arnone, dall’accusa di adulterazione e contraffazione di sostanze alimentari, commercio di sostanze alimentari nocive, maltrattamento di animali. L’uomo, già assolto dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere in primo grado per l’accusa di adulterazione di sostanze alimentari commercio e detenzione, ma condannato comunque a 6 mesi per maltrattamenti nei confronti degli animali, è stato ora assolto anche in appello per quest’ultimo reato. Ciò che ha convinto i giudici, è stata la tesi del suo difensore sulla mancata certezza del metodo scientifico adoperato per l’individuazione della positività al vaccino RB51 in quanto, il medesimo vaccino, risultava essere legale nel triennio 2011-2014 e potendo riscontrare a distanza di anni ancora tracce nei capi di bestiame sottoposti a vaccinazione, non attribuibile quindi ad una inoculazione illecita. L’assoluzione ha fatto sì che all’uomo venisse riconosciuto un indennizzo da parte della regione Campania per i capi di bestiame ritenuti infetti e abbattuti, ed è stata inoltre annunciata un’azione civile nei confronti dell’Asl di Caserta poiché, dopo l’assoluzione in primo grado del 43enne dopo l’assoluzione in primo grado del 43enne, negò il pagamento dell’indennizzo pari a 361.000,00 euro.

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