Piedimonte Matese – Mensa scolastica, non ci sono fondi né idee: i genitori protestano. Il sindaco cerca solo scuse

Piedimonte Matese – Dopo due anni dalla sua elezione il sindaco Luigi Di Lorenzo pratica ancora la tecnica dello scarica barile. Ogni cosa che succede è colpa delle amministrazioni precedenti. Eppure il dissesto finanziario è stato causato solo dalla incapacità della sua gestione di incassare quanto dovuto. Una condizioni che si manifesta ancora oggi. In una situazione di “calamità naturale” la mensa scolastica non parte. Non ci sono fondi, nemmeno idee. E quindi i genitori possono arrangiarsi. Senza protestare troppo però, altrimenti la fascia tricolore potrebbe risentirsi.
“Preso atto che la mensa scolastica non inizierà prima di gennaio, il comune dovrebbe almeno rendere nota questa cosa. In questo modo le scuole (dell’infanzia e primaria “Ventriglia”) possano, in base al principio dell’autonomia, decidere di fare un orario interno di uscita. Intanto chi ne paga le spese sono i bambini. Pur essendo iscritti ad una scuola a tempo pieno, stanno facendo di fatto la metà delle ore di didattica. Almeno la coerenza di una comunicazione ufficiale penso sia giusto e doveroso farla”. Questo il duro commento di qualche genitore che ha inteso così smuovere l’interesse di chi amministra la cosa pubblica a Piedimonte Matese.
“La Mensa, servizio a  compartecipazione, viene finanziato con apposito capitolo. A seguito del dissesto possiamo spendere per ciascun mese il 12mo riferito al bilancio 2017 e non un euro in più. Tale capitolo è VUOTO. Gli amministratori si stanno adoperando per trovare una soluzione, se ci sarà mai.
Ben altre sono le cose di cui VERGOGNARSI..come ad esempio l’avervi ridotti così. Ma è un’altra storia. QUESTA amministrazione riporterà i bilanci in ordine a brevissimo. Anche sulle gestioni passate di mensa e cedole dei libri poi ci sarebbe da dire tantissimo ma non lo faremo. Torneremo a gestire con equità e responsabilità. Per completezza devo dirvi che vi sono stati già ben due incontri con i gruppi di mamme e con i rappresentanti d’istituto”. Questa è la risposta del gruppo di maggioranza sulla pagina ufficiale social. Una risposta con cui si scarica solo colpe, senza fornire soluzioni al problema.