ROMA / GIOIA SANNITICA – Il Pubblico Ministero aveva chiesto venti anni di carcere a carico dei due aggressori del giovane nuotatore gioiese, rimasto paralizzato da un colpo di pistola alla schiena. I giudici hanni inflitto una pena di sedici anni a carico dei due imputati. La sparatoria avvenne alle porte della capitale, alcuni mesi fa. Chiesta una condanna a 20 anni di reclusione per Lorenzo Marinelli e Daniel Bazzano, accusati del tentato duplice omicidio del nuotatore Manuel Bortuzzo, rimasto paralizzato, e della fidanzata Martina Rossi avvenuto la notte del 2 e 3 febbraio scorsi. Bortuzzo fu ferito gravemente e rimase paralizzato. Il pm Elena Neri, nell’ambito di un processo svolto con rito abbreviato, contesta ai due anche la premeditazione e l’aggravante dei futili motivi, la detenzione e la ricettazione di arma da fuoco e la rissa. Nel procedimento il Comune di Roma si è costituito parte civile. “Una sentenza severa per Manuel già c’è stata: la consulenza medica che ha sancito per lui la paralisi delle gambe. Ora attendiamo una sentenza giusta anche dal giudice. Abbiamo chiesto 10 milioni di risarcimento”, ha affermato l’avvocato Massimo Ciardullo, legale del nuotatore.
Il giovane nuotatore, originario di Gioia Sannitica dove vivono la nonna e anche altri parenti, era una promessa del nuoto italiano, viveva a Treviso per poi trasferirsi a Roma per allenarsi al centro federale di Ostia sognando la nazionale. Un sogno interrotto tragicamente dalla follia di due balordi
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